I problemi dell'Unione EUROPEA,
oltre al terrorismo, brexit, e le altre cose turche
A) Il governo italiano e la Commissione europea stanno
trattando se applicare il bail-in o invece usare fondi pubblici nel caso in cui il sistema bancario italiano dovesse trovarsi in crisi.
B) Il Portogallo sta tentando di evitare la
procedura per deficit eccessivo, su cui a decidere ha competenza la Commissione
europea. Le sanzioni potrebbero ascendere allo 0,2% del Pil.
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Italia
ancora sotto esame quindi:
Dopo le vicende di Banca Etruria, Banca Marche, Carife
e Carichieti, sono attualmente sotto attenzione Banca Popolare Veneta, Banca
Popolare di Vicenza, Banca Popolare di Bolzano, Cassa di risparmio di Cesena, e
la Cassa di risparmio di Rimini.
Alla luce di questo quadro che vede
l'Italia anello debole rispetto ai paesi nordici, il tentativo è quello di
trovare una soluzione ai problemi che trovi consenziente
-ovviamente- il paese più solido dell'Unione: la Germania.
Il Monte dei Paschi di Siena,
come si sa, ha dieci miliardi di crediti deteriorati e secondo le regole andrebbe rispettato il bail-in evitando l’intervento dello stato.
Come
fare a salvare capre e cavoli ?
Si vorrebbe che la Bce (Draghi)
partecipasse alla messa in sicurezza delle banche. Le
sofferenze bancarie italiane ammontano a 200 miliardi di euro, da coprire con
150 miliardi dello scudo salvabanche.
Come è noto le banche sistemiche
italiane sono Unicredit, Mps, Banco Popolare, Ubi e Intesa san Paolo.
Il fondo Atlante, costituito con l'apporto del sistema bancario medesimo,
dovrebbe partecipare all’aumento di capitale sociale di Monte dei Paschi, la
cui capitalizzazione è attualmente sotto un miliardo di euro.
I 150 miliardi di euro, che coprirebbero
il 75% dei crediti deteriorati, sono solo il primo tassello del mosaico di un
auspicato intervento.
Manca infatti la ricapitalizzazione
delle banche con i soldi pubblici, in deroga alle norme del bail-in.
Il
governo, stando a ciò che sostiene, vorrebbe rafforzare i bilanci delle banche
iniettando soldi pubblici nel sistema. Ma le norme sul bail-in non lo
consentono, anzi prevedono il coinvolgimento degli obbligazionisti e degli
azionisti in caso di fallimento delle banche per crisi di liquidità.
Il fondo
Atlante dovrebbe essere il protagonista degli aumenti di capitale, dopo il caso
delle due banche venete di Vicenza e di Verona.
Monte dei Paschi di Siena ha già ricevuto la lettera dalla
Bce, con cui viene intimato di liberarsi di 10 miliardi di
crediti deteriorati.
Senza un intervento pubblico la
situazione si complicherà, e non solo per il Monte dei Paschi, ma per tutto il
sistema bancario e di conseguenza -a catena- per tutto il sistema economico
italiano (e non solo).
Allora ?
Le banche
finlandesi, inglesi e tedesche hanno più del 20% del loro attivo in derivati.
Ossia voci attive piuttosto aleatorie.
Su questa circostanza punta Matteo Renzi
per trovare benevolenza nelle trattative in corso con la Commissione europea in
materia di bail –in e di intervento con soldi pubblici a salvaguardia del
sistema bancario italiano.
Ed in
effetti i pesanti ribassi di borsa nella settimana scorsa si sono trasformati, per intanto, in fiduciosa attesa.
Unicredit banca di Jean Pierre Mustie, da parte sua, ha venduto per 328
milioni di euro il 10% di Fineco Banca, e il 10% della banca polacca
Pekao. In questo modo ha rafforzato il capitale in borsa, dopo le pesanti
perdite per la Brexit e per i crediti deteriorati.
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