Per i francesi e non solo per loro il 14 luglio è una data simbolica.
La storia delle nazioni e quella dei popoli si nutre di simboli; questa espressione tempo fà veniva insegnata agli studenti.
La presa della Bastiglia (14 luglio ) è un simbolo.
La Rivoluzione che comincia con la presa della Bastiglia è un simbolo perchè è l’atto di nascita della democrazia e si incardinò in maniera profonda sulle elaborazioni filosofiche degli illuministi, ispirata da Voltaire, Rousseau, Diderot, D’Alambert.
L'espressione massima della democrazia nascente dalla Rivoluzione è racchiusa nella “dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 26 agosto del 1789, sulla cui formulazione agì in maniera profonda il pensiero di Voltaire.
Riaffermare quelle radici culturali, non negoziabili, che i terroristi odiano così profondamente da spargere sangue innocente nelle strade francesi è cosa opportuna.
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO
I rappresentanti del popolo francese costituiti in Assemblea Nazionale, considerando
che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti dell’uomo sono le uniche
cause delle sciagure pubbliche e della corruzione dei governi, hanno stabilito
di esporre, in una solenne dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e
sacri dell’uomo, affinché questa dichiarazione costantemente presente a tutti
i membri del corpo sociale, rammenti loro incessantemente i loro diritti e i
loro doveri; affinché maggior rispetto ritraggano gli atti del Potere
legislativo e quelli del Potere esecutivo dal poter essere in ogni istante
paragonati con il fine di ogni istituzione politica; affinché i reclami dei
cittadini, fondati d’ora innanzi su dei principi semplici ed incontestabili,
abbiano sempre per risultato il mantenimento della Costituzione e la felicità
di tutti.
Di conseguenza, l’Assemblea Nazionale
riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’Essere Supremo, i
seguenti diritti dell’uomo e del cittadino:
Art 1 Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune.
Art 2 Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell’uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all’oppressione.
Art. 3 Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione. Nessun corpo o individuo può esercitare un’autorità che non emani espressamente da essa.
Art. 4 La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri: così, l’esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Tali limiti possono essere determinati solo dalla Legge.
Art. 5 La Legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non è vietato dalla Legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che essa non ordina.
Art. 6 La Legge è l’espressione della volontà generale. Tutti i cittadini hanno diritto di concorrere, personalmente o mediante i loro rappresentanti, alla sua formazione. Essa deve essere uguale per tutti, sia che protegga, sia che punisca. Tutti i cittadini, essendo uguali ai suoi occhi, sono ugualmente ammissibili a tutte le dignità, posti ed impieghi pubblici secondo la loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti.
Art. 7 Nessun uomo può essere accusato, arrestato o detenuto se non nei casi determinati dalla Legge, e secondo le forme da essa prescritte. Quelli che sollecitano, emanano, eseguono o fanno eseguire degli ordini arbitrari, devono essere puniti; ma ogni cittadino citato o tratto in arresto, in virtù della Legge, deve obbedire immediatamente: opponendo resistenza si rende colpevole.
Art. 8 – La Legge deve stabilire solo pene strettamente ed evidentemente necessarie e nessuno può essere punito se non in virtù di una Legge stabilita e promulgata anteriormente al delitto, e legalmente applicata.
Art. 9 Presumendosi innocente ogni uomo sino a quando non sia stato dichiarato colpevole, se si ritiene indispensabile arrestarlo, ogni rigore non necessario per assicurarsi della sua persona deve essere se- veramente represso dalla Legge.
Art. 10 Nessuno deve essere molestato per le sue opinioni, anche religiose, purché la manifestazione di esse non turbi l’ordine pubblico stabilito dalla Legge.
Art. 11 La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla Legge.
Art. 12 La garanzia dei diritti dell’uomo e del cittadino ha bisogno di una forza pubblica; questa forza è dunque istituita per il vantaggio di tutti e non per l’utilità parti- colare di coloro ai quali essa è affidata
Art. 13 Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese d’amministrazione, è indispensabile un contributo comune: esso deve essere ugualmente ripartito fra tutti i cittadini in ragione delle loro capacità.
Art. 14 Tutti i cittadini hanno il diritto di constatare, da loro stessi o mediante i loro rappresentanti, la necessità del contributo pubblico, di approvarlo liberamente, di controllarne l’impiego e di determinarne la quantità, la ripartizione, la riscossione e la durata.
Art. 15 La società ha il diritto di chiedere conto della sua amministrazione ad ogni pubblico funzionario.
Art. 16 Ogni società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una costituzione.
Art. 17 La proprietà essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può esserne privato, salvo quando la necessità pubblica, legalmente constatata, lo esiga in maniera evidente, e previo un giusto e preventivo indennizzo
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