Stress test ?
E' uno strumento di rilevazione sullo stato di salute delle banche, utile ad accellerare in qualsiasi sistema-paese che oglia essere serio il processo di riparazione dei loro bilanci, generalmente dissestati o depredati dai politici ladroni.
Quando i bilanci delle banche sono buoni e' segno che essi assolvono virtuosamente al loro ruolo di erogatori di credito alle famiglie e agli operatori economici. Quando non sono buoni (p.e. Mps) e' segno che di li' sono passati il Pd, il Pdl etc. etc. ossia che le banche, almeno nella situazione italiana, non sono state al servizio del sistema economico ma della piccola politica delle feste e della grande politica del saccheggio.
Per la BCE, negli stress test 2016 “con una sola eccezione, tutte le banche mostrano livelli del capitale CET1 ben al di sopra della soglia del 5,5% usata nel 2014 nello scenario ipotetico avverso. I risultati mostrano un sistema bancario europeo “più in grado di assorbire gli choc economici rispetto ai test del 2014”.
Buona tenuta hanno mostrato tre banche italiane Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e UBI Banca; un po' meno soddisfacente (seppure sufficiente a superare l'esame) e' apparso il quadro per Unicredit: l’impatto ponderato sul capitale (CET1) derivante dallo scenario avverso è risultato pari a 3,2% a fronte del 3,8% della media del campione EBA.
L’eccezione piu' grave è tuttavia rappresentata dal Monte dei Paschi di Siena, che supera il test nello scenario di base, ma mostra nello scenario avverso un risultato negativo, anzi parecchio negativo ( -2, 23%).
Bankitalia sottolinea che “le condizioni del Monte dei Paschi di Siena sono da tempo all’attenzione dell’SSM. Dal Novembre del 2013 il gruppo è sottoposto a un piano di ristrutturazione approvato dalla Commissione europea, tuttora in corso, durante il quale sono stati conseguiti risultati notevoli, sul piano della razionalizzazione organizzativa e dell’abbattimento dei costi”.
Nel frattempo, la BCE ha dato il via libera al piano di rilancio con relativo aumento di capitale per MPS: il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale da 5 miliardi è stato firmato ed è condizionato al buon esito del deconsolidamento degli NPL (crediti non riscuotibili) e dell’attività di pre-marketing.
Lo ha annunciato Mps medesimo, precisando che le banche sono JpMorgan e Mediobanca (Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners) e Santander, Bofa Merrill Lynch, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs (Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners).
MPS ha chiuso il semestre ultimo con un utile netto sopra le attese del mercato: 302 milioni.
Il risultato ha beneficiato del “provento fiscale di 134 milioni di euro, relativo al trattamento fiscale di talune componenti reddituali connesse all’operazione Alexandria, contabilizzato recentemente”.
Che possiamo dire ?
Che i partiti ( divenuti agli occhi di tanti italiani covi dei parassiti e degli ignoranti del nostro paese) dovrebbero starsene lontani dalle banche.
Proprio nella mattinata di oggi Matteo Renzi ha dichiarato pubblicamente tutto il male recato al Monte dei Paschi dal suo Partito, il Pd romano e quello locale di Siena, negli anni recenti e in quelli lontani
(quando ancora si presentava come il partito degli onesti.....?).
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