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lunedì 28 settembre 2020

Contesa Entellina e Territorio. Cosa c'è da valorizzare (5)

Tesori ritrovati

1968-2008

Storia e Cultura Artistica

nell'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro

e nel suo territorio dal XII al XIX secolo

a cura di Mariny Guttilla

 II. Metodologia di ricerca storica e documentaria

Andrea Della Robbia,
Madonna col Bambino  (detta del cuscino),
Palermo, Galleria Regionale della
Sicilia
di Palazzo Abatellis

La ricerca dell'antico patrimonio dei beni abbaziali dispersio ha comportato, come prima si accennava, una capillare revisione storica. Il lavoro di ricerca ha preso l'avvio dalla consultazione dei fondi documentari presso l'Archivio di Stato di Palermo e l'Archivio della Curisa Arcivescovile di Monreale (Registro delle Sacre Visite, Inventari di consegna) nonchè dagli antichi fondi di inventari e cataloghi della Galleria Regionale della Sicilia di Palermo. Preziose ai fini della ricostruzione storica, se non determinanti circa la conoscenza della rifondazione olivetana della chiesa, sono state le ricerche dei fondi documentari di Sant'Agostino e di Santa Maria del Bosco, sotto titolo della Consolazione al Molo, condotte presso l'Archivio di Stato di Palermo da Angheli Zalapì, che ha elaborato con acume i dati raccolti. Le fonti storiche, manoscritte e a stampa, sono state messe a confronto con il materiale fotografico reperito presso collezioni private e gli archivi fotografici della Curia di Monreale e della Soprintendenza REgionale di Palermo. Contestualmente alla ricerca documentaria procedeva la ricognizione sul campo per giungere alla identificazione dei singoli beni storici nel territorio compreso tra Monreale, Palermo e Contessa Entellina. L'indagine a tappeto ha dato buon esito. A Monreale -oltre al già noto tondo in terracotta invetriata della Madonna del Bosco sono stati rintracciati bassorilievi, frammenti marmorei delle cappelle,  elementi dell'antica pavimentazione maiolica e un dipinto nei dipisiti del Palazzo Arcivescovile; nonchè oggetti liturgici e paramenti sacri nel Seminario. Altri arredi liturgici e oreficerie sono stati rinvenuti a Contessa Entellina, nella chiesa di Santa Maria dellre Grazie della Favara e un interessante fondo librario nella Biblioteca Comunale. A Palermo è stata intercettata una parte consistente della collezione pittorica, decorativa e libraria: dipinti e un gruppo scultoreo a villa Whitaker, sede della Prefettura; volumi e un manoscritto alla Biblioteca Centrale della Regione Sicilianas "Alberto Bombace" e alla Biblioteca Comunale; grandi pale d'altare nei depositi della Galleria Regionale della Sicilia; elementi lapidei e lignei nella chiesa della Magione. Un patrimonio eterogeneo di beni culturali che -seppure ben custodito- da quarant'anni non è visibile, ad eccezione del mosaico della Madonna con Bambino di Calatamauro e del busto marmoreo di Eleonora d'Aragona, esposti da tempo a Palazzo Abatello.

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Chi è interessato può leggere il testo precedente su L'Abbazia pigiando: L'Abbazia

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