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sabato 12 settembre 2020

13 Settembre

 13 Settembre 1922

Disastro di Smirne, detto anche “genocidio dei greci d’Asia Minore”i turchi di Kemal appiccano il fuoco al quartiere cristiano di Smirne e sterminano i greci che abitavano la città sin dalla sua fondazione; migliaia saranno i morti e più di un milione i profughi greci che fuggiranno alla volta di Atene.

L’esercito rivoluzionario turco, entrando in città, ha come obbiettivo lo sterminio delle popolazioni cristiane smirniote, e gli ordini contrari di Kemal Ataturk vengono completamente ignorati. Numerosi Armeni e Greci della città vengono massacrati. Il metropolita ortodosso Crisostomo di Smirne che ha rifiutato di fuggire e restare in città, venne linciato in pubblica piazza. Le sue orecchie, il suo naso e le sue mani furono tagliate mentre veniva sgozzato con un coltello.

L’incendio distrusse gli antichi quartieri greco e armeno di Smirne. I cristiani, morti tra le fiamme, massacrati o annegati buttandosi al mare ammontarono a 30.000 vittime. Riuscirono a fuggire 250.000 cristiani, sia smirnioti che altri greci arrivati in città da altre zone per fuggire dal fronte della guerra, insieme ad armeni ed altri. 

 L’incendio per le popolazioni greche dell’Asia Minore rappresenta il culmine degli eventi chiamati dagli storici Greci con il nome di Catastrofe dell’Asia Minore

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