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giovedì 15 gennaio 2015

Contessa Entellina. Nessun rappresentante delle istituzioni locali ricorda cosa sia successo nel gennaio 1968.

Quando i giornalisti “scoprirono” il Belìce, in occasione del terremoto del ’68, si ritrovarono in un luogo di cui non avevano probabilmente mai sentito parlare. Una terra di contadini dalle facce scure e dall’ italiano stentato. Le immagini delle macerie fecero il giro d’Italia. Al punto che, ancora oggi, il Belìce è associato a quelle immagini. 
Di distruzione, di morte.
(da I quaderni de L'Ora)

I servizi televisivi della Rai e pure quelli delle altre reti oggi hanno intervistato i sindaci di quasi tutti i comuni del Belice, Santa Margherita, Montevago, Sambuca, Salemi, Partanna etc.
"Sono trascorsi 47 anni ed ancora non e' stata conclusa la ricostruzione del Belice". A denunciare lo stallo burocratico, nel giorno dell'anniversario dl sisma che sconvolse la valle, e' il coordinatore dei sindaci del Belice e sindaco di Partanna (Trapani) Nicolo' Catania.
 "Nonostante il finanziamento di 35 milioni di euro previsto dalla Legge di Stabilita' del 2013 ed ottenuto grazie all'impegno del coordinamento la vicenda della ricostruzione nei comuni colpiti dal sisma non sia ancora conclusa. Mancano 150 milioni di euro per opere pubbliche e 280 milioni per l'edilizia privata ma manca soprattutto una politica centrale, necessaria per attuare azioni legate ad un processo armonico di sviluppo delle aree interne. Gli impegni presi dalle alte cariche istituzionali venuti in questo territorio sono serviti a poco". 
Sulla questione e' intervenuto anche il presidente dell'Anci Sicilia, Leoluca Orlando: "E' inaccettabile e scandaloso -ha affermato- che dopo 47 anni non si possa ancora mettere la parola fine a un processo di ricostruzione indispensabile allo sviluppo di 21 comunita' che necessitano di infrastrutture e servizi efficienti. Per questa ragione e' nostra intenzione organizzare, nei prossimi giorni,una manifestazione condivisa con i 21 Comuni colpiti dal sisma del 1968". 

Quasi tutti i sindaci hanno evidenziato che restano ovunque da ripristinare infrastrutture, edifici-simbolo (p.e. la Chiesa Madre di Sambuca), e strutture varie.

Nessuna dichiarazione pare abbia rilasciato nella ricorrenza il sindaco di Contessa Entellina. O forse a noi non è capitato di imbatterci nel canale televisivo giusto, o sul giornale giusto.
Dispiace che nessun componente della Giunta abbia avvertito l'esigenza di emettere un comunicato rievocativo, indire un incontro, una Assemblea per ricordare quel disastro che ha segnato il paese anche con perdite di vite umane.

E' proprio vero quello che diceva qualcuno stamane in piazza "Un paese senza memoria non ha futuro". E non lo diceva solamente sul fatto che nessuna iniziativa si sia organizzata in sede locale per ricordare il sisma. Lo diceva su tutto quanto l'andazzo culturale, quello identitario e promozionale per uscire dall'apatia generalizzata entro cui è avvolta la vita civica.
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