In tutta Italia sono state aperte finora 66 istruttorie a cura della Corte dei Conti per spreco di denaro pubblico connesso alla cosiddetta "contrattazione decentrata". In pratica si tratterebbe di favori agli impiegati dei municipi che siano stati amici degli amministratori; sarebbe stato fatto un regalo che piglia il nome di "indennita' accessoria".
In pratica, e semplificando, si tratta di una contrattazione che avviene in periferia, nei comuni, e che segue quella nazionale da cui scaturisce il Contratto Nazionale degli Enti Locali.
Le sezioni della Corte dei Conti stanno posando gli occhi sul cosiddetto "Fondo per il salario accessorio". Una parte di questo fondo e' stabile e dovrebbe servire per pagare le indennita' mentre un'altra parte e' variabile e viene destinata a pagare progetti e premi. In genere questi dovrebbero andare al dieci/venti per cento del personale ma non mancano invece le situazioni ambigue per " progressioni economiche orizzontali" che dovrebbero essere legate al merito e che invece ... in piu' parti dello stivale vengono distribuiti "alla faccia della meritocrazia".
In molte realta' locali i "premi" sono divenuti in pratica un costo fisso avvolto come in un gioco "delle tre carte". Spesso i progetti non hanno nulla a che spartite con la produttivita' e pero' ...
Da qui la convinzione della Corte dei Conti che in realta' -attraverso falsi progetti di produttivita'- si e' voluto dare l'assalto alle casse comunali.
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