Non sono un lettore de La Repubblica. Ma come non solidarizzare con un giornale che ha subito considerazioni non proprio eleganti da parte di componenti del governo in carica ?
Siamo ancora un paese che gode del diritto di libera espressione purchè reale ed effettiva.
Ad oggi la Costituzione garantisce il diritto di poter aderire e/o simpatizzare con partiti di opposizione e inoltre di criticare chi al governo sta.
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Questo governo ci da la sensazione di quel tizio che si è messo il termometro sotto l'ascella e questo arrivò a segnare 40'.
Febbre -quindi- altina, anzi alta.
Il signore piuttosto che chiamare il medico e curarsi ha preferito rompere il termometro perchè gli segnalava la criticità della salute.
Analogamente il nostro Paese, stando agli indici economico-finanziari che vengono da tutti riconsciuti, sta piuttosto male (spread a 300, borsa che corre in giù, rapporto debito/pil superiore a 130 ... etc.).
Il Governo cosa fa ? piuttosto che affidarsi ai medici che masticano di scienza si affida a due vice-premier (che vivono di politica) che non hanno mai conosciuto logica e meccanismi sulla diagnosi dei flussi finanziari e mai hanno riflettuto su come funziona il corpo socio-economico di un paese.
E' errato ritenere che basta la demagogia e un pò di promesse di sussidi di sapore elettorale in vista delle prossime elezioni europee di maggio prossimoo per liberare il Paese dalle difficoltà gravi in cui -purtroppo- è incagliato.
L'esperienza delle furbate perdenti li ha già provato la Grecia anni fa. E sappiamo come è finita a quei furbastri -allora in carica- (e purtroppo, pure al popolo greco).
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