Semplici segnalazioni
(ed in spirito di collaborazione con le Autorità preposte)
Il fine ?
s-e-n-s-i-b-i-l-i-z-z-a-r-e
s-e-n-s-i-b-i-l-i-z-z-a-r-e
-Coinvolgere nei temi della politica, nei temi di interesse collettivo, quanta più gente possibile.
-Far dibattere e riflettere sulla vita cittadina e sperare -anche per questa via- che il domani sia sempre migliore e più audace in direzione della crescita piuttosto che del declino che purtroppo da un paio di decenni sembra irreversibile.
Più gente si occupa di politica, della cosa pubblica, più speranza esiste di trovare una svolta positiva per uscire dalla stagnazione e rimediare alla fuga dei giovani.
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A T T I V I T A' A M M I N I S T R A T I V A
(10)
IL PAESE SENZA
DISTRIBUTORE DI BENZINA,
E CON VIABILITA’ A MODO
DI TRAZZERE
La problematica dell’impianto carburanti è
stata oggetto di campagna elettorale: Anna Fucarino, candidata a Sindaco, aveva
promesso che fra le prioritarie iniziative della sua eventuale amministrazione
ci sarebbe stata quella di creare le condizioni per una gestione economica (quindi
redditizia) del distributore.
Ad incidere in un pieno di benzina –per i
contessioti- oggi non è tanto il costo
entro cui insistono accise e varie voci da pagare. La spesa per un pieno, qui da
noi, va caricata pure del costo della benzina che di volta in volta serve per
arrivare al distributore.
Lo sappiamo tutti
che l’ultimo impianto che era rimasto attivo da alcuni mesi dopo averci
soddisfatti a singhiozzo (periodi apertura e poi di chiusura) è da settimane nuovamente
chiuso.
A) L’Amministrazione Comunale in carica,
come avrebbe voluto fare Fucarino, ha il dovere civico di riflettere, studiare
e avviare delle iniziative. Iniziative politico-amministrative intendiamo: non rientriamo
infatti fra coloro che immaginano un Comune-Imprenditore.
B) Se l’Amministrazione Comunale non
riesce a convincere i livelli di governo superiori a mettere mano al ripristino della disastrata
viabilità esterna è bene per essa e per
la cittadinanza applicarsi ad immaginare in qualche modo su come «Aprire al più
presto un distributore».
Per rifornirci attualmente siamo costretti a percorrere non meno di dieci
chilometri o forse di più per raggiungere Sambuca di Sicilia, Chiusa Sclafani
e/o Bisacquino. Un pieno costa almeno due/tre euro in più.
A conti fatti,
l’assenza di un distributore equivale a un’imposta aggiuntiva, che si somma
alle tanto contestate accise sul carburante.
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