I Comuni sono in difficoltà.
Poco meno di duecento sono a rischio "default" ed i giornali di oggi spaziano con grandi titoli; e adesso tutti (sono 8.000) non riescono più ad indire le gare d'appalto. Proprio tutti no, solo quelli che non sono capoluoghi di provincia.
A) Ad oggi risultano bloccate le gare per gli acquisti ed i progetti.
L'Autorità Nazionale, al cui vertice c'è il commissario anti-corruzione Raffaele Cantone, ha bloccatro il rilascio dei Cig (codici identificativi di gara) a tutti i comuni non capoluoghi che non si avvalgono delle Unioni fra Comuni (centralizzazione) per effettuare acquisti, allineandosi a quanto prevede la norma, di cui la Conferenza Stato-Città ha auspicato il rinvio al primo gennaio.
Il Governo ha preparato un emendamento, ma finchè questo non diventa legge vale la regola "dura lex sed lex".
B) Sempre in materia ... vicina alle gare e agli appalti è arrivata un'altra decisione della Camera che fa piazza pulita di tutti gli incentivi finora percepiti dai progettisti interni ai Comuni.
Fino alla settimana scorsa gli incentivi erano saltati se rivolti ai dirigenti, adesso, stando alla decisione della Commissione Affari Costituzionali della Camera, saltano pure quelli spettanti ai dipendenti non dirigenti.
Con questa ultima decisione si sa che a "leccarsi i baffi" sono gli ordini professionali degli Ingegneri, Architetti e Geometri.
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