L'Associazione Culturale "Nicolò Chetta", che opera dal
1982 a Contessa per la valorizzazione delle varie espressioni del patrimonio
culturale locale, ha sempre dedicato particolare attenzione ai contessioti,
che, si sono distinti in campo culturale, scientifico, sociale, politico,
ecclesiastico, ecc.
Di seguito riporto l'elenco dei contessioti, cui l'Associazione ha
dedicato, in particolari manifestazioni e ricorrenze, pubblicazioni, convegni,
giornate culturali, mostre e conferenze.
Con tali iniziative molti contessioti hanno avuto l'occasione di
conoscere dei concittadini, che, col loro operato, hanno onorato se stessi, la
famiglia di appartenenza ed il paese natio. L'asterisco che precede un nome
indica che al personaggio è stata dedicata una iniziativa per farlo conoscere e
di cui ai lettori del blog sarà proposta, in seguito, una sintetica descrizione
unitamente al profilo biografico. Di seguito, dopo l'elenco dei nominativi,
proponiamo un testo per far conoscere vita e opere del prof. Giuseppe Schirò,
che ho conosciuto personalmente e di cui conservo un affettuoso e riconoscente
ricordo per la sua vasta cultura e per la sua profonda umanità.
Contessioti noti e meno noti di cui l'Associazione "Nicolò
Chetta" ha notizie biografiche
-* Papas NICOLO’ CHETTA
(1741-1803): sacerdote, poeta, scrittore, storico. Rettore del Seminario
Greco-Albanese di Palermo.
- Papas SPIRIDIONE LOJACONO
(1812-1874), parroco, studioso, educatore e scrittore.
-* Dott. CALOGERO GENOVESE
(1831-1904): notaio, avvocato, sindaco, segretario comunale e giudice conciliatore.
-* P. ATANASIO SCHIRO’ (1841-1895): parroco,
insegnante e storico.
-* Mons. GIUSEPPE SCHIRO’
(1846-1927): arcivescovo metropolita di
Neocesarea nel Ponto, noto e stimato per la
vasta cultura e la straordinaria eloquenza.
-* ANTONINO CUCCIA
(1850-1938): poeta popolare arbëresh.
-* Papas GIOVANNI CARLISI
(1851-1904): sacerdote, sovrintendente delle scuole di Contessa, economo del Seminario Greco-Albanese di
Palermo.
-* Canonico NICOLO’ GENOVESE
(1856-1926): parroco, scrittore e poeta.
-* P. COSMA BUCCOLA
(1869-1934): jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata.
-* Don SOFRONIO GASSISI
(1873-1923): jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, liturgista, paleografo e anticipatore
dell’ecumenismo.
- Papas FRANCESCO CHETTA
(1876-1933): parroco a Malta e storico.
-* P. LORENZO TARDO
(1883-1967): jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, studioso di musica bizantina conosciuto in tutto il mondo:
pioniere nella scoperta, lettura, trascrizione,
interpretazione, pubblicazione ed esecuzione delle melodie antiche bizantine.
-* Dott. ANTONINO
CHETTA (1885-1976): segretario comunale e storico (volume su Entella)
-* Prof. FELICE CHISESI
(1895-1958): docente di lettere a Roma e storico.
- Dott. PIETRO LOJACONO
(1899-1987): Ispettore del Ministero delle Finanze.
-* Prof. GIUSEPPE
SCHIRO' (1905-1984): docente e studioso di cultura bizantina e arbëreshe alla Università "La Sapienza" di Roma e
Direttore dell'Istituto di studi bizantini.
-* LEONARDO LALA
"Narduci" (1906-2000): poeta popolare e scrittore arbëresh.
-* Mons. ANTONINO LALA
(1907-1965): parroco della parrocchia latina di Contessa.
-* Papas MICHELE
LOJACONO (1907-1957): sacerdote, parroco a Contessa ed a Palermo (La Martorana) e uomo di cultura.
-* Prof. CALOGERO GARACI
(1907-1990): dirigente della Pubblica Amministrazione, docente universitario e studioso.
-* Papas GIOVANNI
DI MAGGIO (1908-1967): sacerdote, parroco a Contessa, docente nelle scuole medie.
-* Papas MATTEO
SCIAMBRA (1914-1967): sacerdote, parroco a S. Nicolò dei Greci a Palermo (La Martorana) e docente di lingua e letteratura albanese all'Università
di Palermo.
- Dott. ANTONINO DI BETTA
(1916-1980): ammiraglio della Marina Militare Italiana.
-* GIUSEPPE RAVIOTTA
(1922-1983): consigliere comunale, assessore e vice-sindaco a Contessa Entellina
-* Dott. FRANCESCO DI
MARTINO (1936-2000): sindaco di Contessa, presidente della Camera di Commercio
di Palermo, assessore e parlamentare della Assemblea Regionale Siciliana.
(Nota - L’elenco sopra riportato potrà essere integrato con altri
personaggi. Le proposte saranno prese in considerazione se accompagnate da
fotografia e da testo con profilo biografico).
Prof.
Giuseppe Schirò, un uomo legato alle sue origini: il popolo arbëreshë, la
cultura bizantina e la fede cristiana.
Giuseppe Schirò nacque a Contessa Entellina (PA), colonia
siculo-albanese, da Luca e da Giovanna Clesi (Këllezi) il 16 giugno 1905.
La sua attività scientifica si è sviluppata, associando in
reciproca complementarietà e integrazione, sulla filologia e storia bizantina
da una parte e sulla albanologia dall'altra.
Lettore di lingua albanese nell'Università di Roma dal 1941 al
1950, professore, prima incaricato e poi ordinario, di filologia bizantina
nell'Università di Padova dal 1951 al 1960, ordinario di filologia e storia
bizantina nell'Università di Roma dal 1961 al 1980.
Tra i numerosi contributi espressi in monografie dedicate
soprattutto a testi inediti, sono da citare, per ampiezza di apporti allo
sviluppo delle rispettive discipline:
- "Le epistole greche
di Barlaam Calabro" - Palermo, 1954 - pp. 360;
- "Analecta hymnica
graeca e codicibus eruta Italiae Inferioris" - Roma, 1966-1983 - 13 volumi
(in collaborazione);
- "Cronaca dei Tocco
di Cefalonia" di Anonimo, Accademia Nazionale dei Lincei - Roma, 1975 - pp. 610 - Vol. X dell'internazionale
"Corpus Fontium Historiae Byzantinae".
Quest'ultima è un'opera particolarmente
significativa per il sincretismo che vi si attua della storia bizantina con la
storia della stirpe albanese.
Della produzione albanese è nota la "Storia della letteratura
albanese" - Milano, 1959 - pp. 267.
Ha tradotto in collaborazione con il P. Paolo Dodaj e Giorgio
Fishta, il "Codice di Lek Dukagjini" - Roma, Reale Accademia
d'Italia, 1941.
Ha curato l'edizione di Giuseppe Schirò (Sen.) "Këthimi"
- Il ritorno" - Firenze, 1965.
L'intensa attività scientifica del prof. G.Schirò è documentata
dalle sue numerose pubblicazioni, il cui elenco, aggiornato dalla dott.ssa
Angela Armati, è pubblicato sul "DIPTICHA IV" dell'Università di
Atene (1986/87), volume interamente dedicato al prof. G.Schirò.
Nel 1979 gli è stata conferita la laurea honoris causa dalla
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Atene.
E' stato socio delle seguenti istituzioni: Accademia Nazionale di
Atene, Syllogos "Parnassòs", Accademia Jonica; Accademia letteraria "Arcadia",
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, Accademia di Scienze e
Lettere di Palermo, .... Onorificenze greche: Grande ufficiale dell'ordine di
Giorgio I, Grande ufficiale dell'Ordine della Fenice.
Giornata
culturale dedicata al prof. Giuseppe Schirò
Il 14 dicembre 1986, l'Associazione "Nicolò Chetta" ha
dedicato al prof. Schirò una giornata culturale, che si è svolta a Contessa con
la partecipazione di molti concittadini, delle autorità locali (sindaco e
parroci) e studiosi di varie università, i cui nomi sono elencati di seguito:
- prof. Vincenzo Rotolo
della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo ed in rappresentanza anche del
prof. Bruno Lavagnini (Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici);
- prof. Giuseppe Spadaro
dell'Università di Catania (Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici);
- prof. Costantino Nikas
dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli;
- dott.ssa Angela Armati
dell'Università "La Sapienza" di Roma (Dipartimento di Filologia Greca e Latina);
- prof. Ignazio Parrino,
dell'Università di Palermo in rappresentanza del prof. Antonio Guzzetta(Cattedra di Lingua e
Letteratura Albanese).
Hanno aderito alla commemorazione del prof. Schirò numerose
istituzioni culturali, ecclesiastiche e sociali, pubbliche e private, di cui si
riporta qui di seguito l'elenco:
- Ambasciata della Grecia
- Roma- Istituto Universitario Orientale - Napoli
- Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici - Palermo
- Scuola Normale Superiore - Pisa
- Università degli Studi "La Sapienza", Dipartimento di Filologia Greca e Latina - Roma
- Università degli Studi "La Sapienza", Istituto di Studi Albanesi - Roma
- Università degli Studi,
Facoltà di Lettere e Filosofia, Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici- Catania
- Università degli Studi,
Facoltà di Lettere e Filosofia - Messina
- Università degli Studi,
Istituto di Studi Bizantini e Neogreci, Facoltà di Lettere e Filosofia – Padova
- Università degli
Studi, Facoltà di Lettere e Filosofia, Istituto di Lingua e Letteratura albanese di Palermo
- Badia Greca di
Grottaferrata (Roma)- Biblioteca Ambrosiana - Milano
- Collegio Greco "S.Atanasio" - Roma
- Eparchia di Lungro (CS)
- Eparchia di Piana degli Albanesi (PA)
- Pontificio Istituto Orientale - Roma
- Assessorato alla Cultura, Ecologia e Ambiente dell'Amministrazione Provinciale di Palermo
- Provveditorato agli Studi di Palermo
- Amministrazione Comunale di Contessa Entellina (PA)
- Accademia Cardinalis Bessarionis - Roma
- Accademia Letteraria "Arcadia" - Roma
- Associazione Amici della Grecia - Roma
- Istituzioni Ecclesiastiche e Culturali di Contessa Entellina (PA).
La commemorazione si è svolta in due momenti, come previsto nel
programma: al mattino è stata celebrata, nella Chiesa Matrice Greca, una
funzione religiosa in memoria del prof. Schirò, officiata dal Protopresbitero
di Contessa Entellina Papas Nicola Bufalo.
Nel pomeriggio, nell'aula consiliare del Palazzo Comunale, alla
presenza di numerosi contessioti, rappresentanti di tutte le istituzioni
culturali, religiose e sociali locali, sono state presentate le relazioni sulla
vita e le opere del prof. Giuseppe Schirò, successivamente raccolte e
pubblicate con la monografia "Atti della giornata culturale dedicata al
prof. Giuseppe Schirò".
Qyvarrisu
hora ime (inno di Contessa)
Pochi sanno che il testo arbëresh "Qyvarrisu", noto come
l'inno di Contessa, è stato scritto dal prof. Giuseppe Schirò. Le parole,
ornate con le note di papas Nicola Cuccia, esprimono i profondi sentimenti che l'autore nutriva verso il paese natio. Il
testo italiano é una libera traduzione di Calogero Raviotta.
QYVARRISU* SALVE
Qyvarrisu hora ime Salve
paese mio,
Gjith'e dritshme e bukurì, Tutto
luminoso e bello,
Ku do vete me shërtime Dovunque
io vada con nostalgia
Mendja ime vien tek ty. La
mia mente torna a te.
Brinja t'blera ku bredh mëza Sulla
brigna verdeggiante il puledro
Ndan pelës me hingëllima, Vicino
alla giumenta saltellando nitrisce
Ku ka dushku e trëmbur fëllëza E
nel bosco timorosa la pernice
Ik e zbiret mi ato hima. Fugge
e, giù tra i burroni, sparisce.
Paçit t'mir për sa t'jet jeta, Il
bene duri tutta la vita,
Paçin varret lutje t'glata: Lunghe
preghiere confortino i sepolcri,
Ju bekoft' dielli te dita, Vi
benedica il sole di giorno,
Ju gëzoft' hënza te nata Vi
rallegri la luna di notte.
_________
Nota - Il testo cantato, molto conosciuto a Contessa, in
particolare dai ragazzi delle scuole, comprende solo due strofe: la prima sopra
riportata e la seconda di seguito riportata (testo di Calogero Raviotta):
Aq
herë mbahem te Brinjat Tante
volte mi fermo sulla Brigna
E
syt prier mbi horën, E
volgo lo sguardo sul paese,
Çë më duket shumë e madhe. Che mi appare molto grande.
Muzgat
bëjën një kurorë, La
contrada Musiche ti fa corona col verde, Dherat ian gjithë plot me ara I
campi sono pieni di spighe da mietere
Zëmbra
më mblohet me haré. Il
cuore mi si riempie di gioia.
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