"Si vive 'per' la politica oppure 'di' politica".
Max Weber
Chi vive 'per' la politica costruisce in senso interiore tutta la propria esistenza intorno ad essa" [. .. ] Mentre della politica come professione vive colui che cerca di trarre da essa una fonte durevole di guadagno". Secondo uno studio della Uil, invece, coloro che cercano "di trarre dalla politica una fonte durevole di guadagno" sono più di un milione: 1.128.722.
Un "paese nel paese" ma non nella forma poetica in cui Pier Paolo Pasolini definiva il Pci. Piuttosto "un mondo a sé", come lo descrive il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy che ha curato la ricerca. La cifra viene ricavata sommando voci tra loro diverse ma tutte legate alla politica: gli eletti e gli incarichi di Parlamento e governo (1.067) quelli nelle Regioni (1.356), nelle Province (3.853) o nei Comuni (137.660). L'incidenza delle cariche elettive sul numero totale non è molto alta, il 12%.
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I Cda delle aziende pubbliche ammontano, infatti, a 24.432 persone; si sale a 44.165 per i Collegi dei revisori e i Collegi sindacali delle aziende pubbliche; 38.120 sono quelli che lavorano a "supporto politico" nelle varie assemblee elettive. I numeri fondamentali della ricerca sono riscontrabili nelle due ultime voci, quelle decisive: 390.120 di "Apparato politico" e 487.949 per "Incarichi e consulenze di aziende pubbliche".
(da Il Fatto-Quotidiano)
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