Piero Bevilacqua e' uno storico calabrese che ha scritto moltissimo sulle vicende meridionali. Una sua convinzione e' che "il passato non e' il retrobottega della nostra casa lussuosa di oggi. Esso esprime sfere di civilta' obliate, sentieri fertili di conoscenze rimasti abbandonati".
In questa prospettiva noi ci riconosciamo ed e' proprio essa che ci induce a confermare il senso del Blog "La memoria e la Storia per vivere il presente e sperare nel futuro".
Negli ultimi mesi siamo stati attratti dalle vicende amministrative locali e politiche della nostra Regione e della Repubblica. Continueremo a farlo perche' esse condizionano, piu' di quanto si possa immaginare, il vivere civile, tuttavia riprenderemo con assiduita' le tante rubriche che in passato abbiamo sviluppato, prima fra tutte "Flash sulla nostra Storia" che scandaglia sulla realta' arbereshe di Sicilia e di Contessa Entellina in particolare.
Di una cosa siamo convinti se la "politica" si e' trasformata in "inconcludenza" in buona parte la causa e' da rinvenire nella inconsapevolezza di cosa si e' e di cosa si vuole essere.
Tanti inconcludenti nel nostro Paese (e pure paese) occupano posizioni di responsabilita' in piena inconsapevolezza del ruolo.
Punteremo a fare scoprire il chi siamo per meglio intravedere il cosa vogliamo. Nello scandagliare nei secoli e nei decenni passati molto spazio trovera' il ruolo della "terra" nelle vicende della popolazione arberesh e della gente di Sicilia.
Oggi la "terra" non ha piu' alcuna incidenza pero' capiremo come essa abbia forgiato il carattere di tante figure, carattere che oggi e' stato, appunto, superato dall'inconcludente.
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