Ferie lunghe, fino al 18 settembre per l'Assemblea Regionale. I 90 deputati hanno lavorato intensamente, si fa per dire, e quindi adesso si godranno le (im)meritate ferie.
Se chiedete loro il perché della loro inerzia, della loro inconcludenza tanto, ma tantissimo simile al parassitismo la risposta è sempre la stessa: non ci sono soldi, non si può fare nulla. Il Parlamento nazionale si ferma fino al sei settembre.
La risposta all'inconcludenza del ceto politico, burocratico dell'intera Italia è sempre la stessa.
Non si possono fare investimenti o aprire cantieri per la stessa causa. Non si possono fare servizi sociali, non possono funzionare i trasporti locali, non si può fare la raccolta della spazzatura e così via, sempre perché mancano i soldi.
Si tratta -ovviamente- di un cumulo di menzogne facili da smontare.
Si tratta -ovviamente- di un cumulo di menzogne facili da smontare.
Qual è la verità? La verità è che questo ceto politico e quello burocratico continuano a spendere male i 725 miliardi incassati dall’Erario e faticosamente pagati dai contribuenti italiani.
Vero è che mancano all’appello oltre 100 miliardi di imposte non pagate da evasori, quindi ladri, ma già i 725 miliardi sarebbero sufficienti per far marciare il Paese, farlo sviluppare e creare occupazione.
Perché questo non accade?
Perché questo non accade?
Perché oltre 200 miliardi sono spesi malissimo, alimentano la corruzione, i privilegi di corporazioni fameliche e feroci, insomma, l’interesse generale è calpestato perché i cittadini non hanno voce. Salvo, poi, non andare a votare in massa (50%) perché disgustati dalla sordità di coloro che hanno responsabilità nella politica e nella burocrazia.
In Italia chiunque ormai si dedica alla politica è guardato dall'occhio popolare come un ladro, un mascalzone, un imbroglione.
Quale la ragione ?
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