Allarme per il destino degli oltre 20.000 lavoratori precari degli enti locali, in
Sicilia. Eppure da qualche giorno telegiornali e carta stampata hanno
riportato notizie rassicuranti in quanto il governo -presieduto dal
nipotino di Gianni Letta- ha varato un disegno di legge proprio a
beneficio dei precari della pubblica amministrazione.
I sindacati pero' adesso fanno sapere che sulla base di questo disegno di legge, in Sicilia, non piu' di 2000/3000 unita' potranno essere assunte in quanto i vincoli imposti dal disegno di legge non sono posseduti dai comuni dell'isola. Inoltre fanno osservare che a stabilire i profili delle unita' lavorative da assumere saranno i sindaci e questa circostanza, in Sicilia, significa che "chi ha amici andra' in paradiso mentre chi non non ha restera' nella valle di lacrime". In altre parole in Sicilia non esistono sindaci che ignorino i meccanismi del piu' becero clientelismo.
Giampiero D'Alia, ministro della Funzione Pubblica, gia' di area cuffariana, controbatte che col disegno di legge si aprono finalmente i concorsi, passaggio obbligato per la stabilizzazione ed aggiunge che nessuno deve attendersi assunzioni di massa senza il rispetto dei parametri di economicita' ed efficenza.
Quali sono i requisiti ed i vincoli imposti dal disegno di legge ?
- Tutti i posti vacanti degli enti locali vanno messi a concorso ed il 50% di questi sono da riservare ai lavoratori precari;
Dove stanno i problemi allora ?
C'e' che i Comuni per indire i concorsi vacati in pianta organica
1) non devono sforare il patto di stabilita',
2) non devono sforare la soglia del 50% della spesa corrente destinata al personale,
(questa condizione ci ricorda la diatriba ancora in atto fra Servizi Finanziari ed Amministrazione Comunale a Contessa Entellina, per l'assunzione di un funzionario a tempo determinato),
3) la Regione trascorsi cinque anni dalla stabilizzazione non somministrera' ai comuni, come fa attualmente, il 90% della spesa oggi destinata ai precari.
In Sicilia questi vincoli non sono sostenibili dai Comuni ed inoltre quell'ipotizzato 50% di posti liberi in organico da mettere a concorso e destinarlo ai precari corrisponde a qualcosa di molto, ma molto, irrisorio.
Secondo i sindacati e l'Anci Sicilia ben 200 Comuni non rientrano entro i parametri fissati dal governo del nipotino di Gianni Letta.
Il ministro D'alia, finito nel mirino della contestazione dei sindacati, replica che questo governo sta facendo qualcosa per i precari e che questi, se insoddisfatti, dovrebbero prendersela con i governi precedenti che hanno creato masse di precari.
Occorrerebbe prendersela, quindi, con Toto Cuffaro e predecessori, aggiungiamo noi.
I sindacati pero' adesso fanno sapere che sulla base di questo disegno di legge, in Sicilia, non piu' di 2000/3000 unita' potranno essere assunte in quanto i vincoli imposti dal disegno di legge non sono posseduti dai comuni dell'isola. Inoltre fanno osservare che a stabilire i profili delle unita' lavorative da assumere saranno i sindaci e questa circostanza, in Sicilia, significa che "chi ha amici andra' in paradiso mentre chi non non ha restera' nella valle di lacrime". In altre parole in Sicilia non esistono sindaci che ignorino i meccanismi del piu' becero clientelismo.
Giampiero D'Alia, ministro della Funzione Pubblica, gia' di area cuffariana, controbatte che col disegno di legge si aprono finalmente i concorsi, passaggio obbligato per la stabilizzazione ed aggiunge che nessuno deve attendersi assunzioni di massa senza il rispetto dei parametri di economicita' ed efficenza.
Quali sono i requisiti ed i vincoli imposti dal disegno di legge ?
- Tutti i posti vacanti degli enti locali vanno messi a concorso ed il 50% di questi sono da riservare ai lavoratori precari;
Dove stanno i problemi allora ?
C'e' che i Comuni per indire i concorsi vacati in pianta organica
1) non devono sforare il patto di stabilita',
2) non devono sforare la soglia del 50% della spesa corrente destinata al personale,
(questa condizione ci ricorda la diatriba ancora in atto fra Servizi Finanziari ed Amministrazione Comunale a Contessa Entellina, per l'assunzione di un funzionario a tempo determinato),
3) la Regione trascorsi cinque anni dalla stabilizzazione non somministrera' ai comuni, come fa attualmente, il 90% della spesa oggi destinata ai precari.
In Sicilia questi vincoli non sono sostenibili dai Comuni ed inoltre quell'ipotizzato 50% di posti liberi in organico da mettere a concorso e destinarlo ai precari corrisponde a qualcosa di molto, ma molto, irrisorio.
Secondo i sindacati e l'Anci Sicilia ben 200 Comuni non rientrano entro i parametri fissati dal governo del nipotino di Gianni Letta.
Il ministro D'alia, finito nel mirino della contestazione dei sindacati, replica che questo governo sta facendo qualcosa per i precari e che questi, se insoddisfatti, dovrebbero prendersela con i governi precedenti che hanno creato masse di precari.
Occorrerebbe prendersela, quindi, con Toto Cuffaro e predecessori, aggiungiamo noi.
Assemblea Regionale Siciliana
Ieri -per intanto- l'Assemblea Regionale Siciliana ha votato la proroga dei contratti in essere con i precari degli enti locali siciliani fino al 31 dicembre.
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