Fonte: Qds |
A breve partiranno i nuovi cantieri-lavoro, finanziati dalla Regione con 50 milioni di euro.
Una cifra significativa se si considerano i tempi che attraversiamo.
Secondo alcuni osservatori in Sicilia si pensa sempre ai piccoli interessi di bottega, a perdere in mille rivoli risorse che invece avrebbero bisogna di essere valorizzate. In 20 mila nell’Isola si apprestano dunque ad attingere da questi cantieri-lavoro: tanti saranno i “posti di lavoro” assicurati ovviamente per un breve periodo, una manciata di mesi.
A beneficiarne saranno soprattutto i giovani, dai 18 ai 35 anni, portatori di handicap e immigrati.
I cantieri, per legge, sono definiti di pubblica utilità.
I progetti saranno individuati dai Comuni stessi che chiederanno i finanziamenti alla Regione per piccole opere pubbliche (bonifica di spiagge e pulizia di parchi e verde in genere), da qui l'accusa che siamo in presenza dell’ennesima colata di soldi che rischia di perdersi senza neanche rendersene conto. Perché il problema vero è anche quello della reale utilità di questi cantieri.
Non essendoci manodopera specializzata si possono realizzare lavori di piccola entità. Per cui si finisce puntualmente con i Comuni che chiedono questi soldi per opere assolutamente superflue. Nella maggior parte dei casi per rifare marciapiedi.
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