A Ragusa sono 74 i medici e dipendenti dell’Azienda
Sanitaria e 9 i politici e personale di
segreterie politiche che devono rispondere del reato di associazione per
delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e
falso ideologico. I “falsi invalidi” che si sono resi responsabili
di concorso in truffa aggravata sono 114 e devono risarcire il milione di euro
fino ad oggi indebitamente percepito.
Gli investigatori, studiando attentamente
centinaia di cartelle cliniche insieme ad un perito medico e con l’ausilio di
intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno scoperto che le invalidità
riconosciute dalle Commissioni Mediche ragusane erano spesso artificiosamente
aggravate a seguito della segnalazione da parte di politicanti da quattro soldi.
A Ragusa accadeva, ma accade normalmente tuttora in
ogni angolo della Sicilia, la spartizione clientelare degli incarichi in seno
alle diverse Commissioni dell’ASP 7 da parte delle diverse forze politiche, ed
il sistema così articolato permetteva ai rispettivi uomini di partito, nel
caso specifico politici locali e gli allora Parlamentari Regionali Riccardo
Minardo, esponente dell’MPA, ed Innocenzo Leontini, del PdL, di avere una
corsia preferenziale per il riconoscimento delle invalidità.
I medici, uomini come tutti noi
siciliani "padri di famiglia" -si usa dire-, che spesso si proponevano in prima persona o suggerivano propri
familiari per ricoprire i prestigiosi e lucrosi incarichi, non perdevano poi
occasione per ringraziare e dichiararsi a totale disposizione del loro padroni.
Accadeva, infatti, che le segreterie dei due politici
raccoglievano in maniera scientifica le richieste di aiuto del proprio
elettorato ed attivavano i compiacenti medici-servi perché riconoscessero invalidità
inesistenti o percentuali d’infermità più alte di quelle reali, permettendo ai
“falsi invalidi” di godere benefici sociali ed economici non dovuti.
Poi ci lamentiamo che il denaro pubblico
è finito in mano ai ladroni !
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