BILANCIO DI PREVISIONE 2013
Il nostro piccolo Comune -Contessa Entellina- ancora ad oggi, 12 agosto, non dispone del Bilancio di Previsione. Come mai ?
I principi in materia di contabilità pubblica, regolamentati dal D.Lgs
267 del 2000 (Testo Unico Enti Locali), prevedono all’articolo 151,
comma 1, l’approvazione del Bilancio di Previsione entro il 31 dicembre
di ogni anno con Delibera Consiliare, fatte salve eventuali proroghe
disposte con Decreto Ministeriale.
Per l’anno 2013 con la Legge n. 228
del 24.12.2012 il termine è stato prima prorogato al 30.6.2013 e
successivamente posticipato al 30.09.2013 con la Legge n. 64 del
6.6.2013.
L’attuale Amministrazione comunale, uscita vittoriosa dalle urne nella consultazione del 9-10 giugno, ha optato per il
termine massimo concesso (30.09.2013), non avendo peraltro alcuna altra valida alternativa.
Ne è scaturito in via automatica l'ingessamento dell’attività dell’Ente, costretto a lavorare in dodicesimi di spesa fino all'approvato il
suo Bilancio di Previsione 2013 ed il pluriennale 2013/2015.
Sulla
base di alcuni principi fondamentali come quello della trasparenza,
condivisione e partecipazione nelle scelte politico–amministrative sarebbe opportuno che l'Amministrazione nelle prossime settimane illustrasse il Bilancio ai tanti cittadini che sono anche contribuenti del Comune, magari in un apposita assemblea cittadina.
Auspichiamo ciò perchè tutta la comunità e non solo, abbia una maggiore
consapevolezza dell’attività politico-amministrativa svolta e da svolgere. Sarà così conseguenzale la possibilità -per la gente- di partecipare con maggiore attenzione alla
vita pubblica del Comune.
In un certo senso ci piacerebbe un nuovo modo di comunicare
con i cittadini che ci faccia dimenticare il mutismo del precedente assessore al bilancio e la chiacchiera da bar del precedente Vice Sindaco.
Cosa intereressa a tutta la cittadinanza ?
a) Interessa sapere se l’amministrazione
comunale per l’anno 2013 ha o meno previsto
aumenti tributari per i contribuenti. Se sono confermate o meno alcune riduzioni, esenzioni ed agevolazioni.
In una logica di vicinanza e
sostegno alle famiglie di un paesino del centro-Sicilia dove la disoccupazione è "regola" interessa conoscere se grazie ad un maggior gettito dovuto alla perenne lotta all'evasione si possa godere addirittura della riduzione della pressione tributaria (come da promessa elettorale).
b) Interessa conoscere maggiori informazioni sulla novità assoluta di quest’anno per i
contribuenti, ossia sul nuovo tributo sui rifiuti e servizi (TARES),
introdotto dallo Stato e regolato dall’art.14 del D.L. 6/12/2011 n. 201,
convertito in Legge 22/12/2011 n. 214, modificato dall’art. 1, comma
387, della Legge 24/12/2012 n.228, che, con decorrenza 1 gennaio 2013,
andrà a sostituire la vecchia TARSU, ma non solo.
Un cocktail tributario
che, così come previsto dallo Stato, dovrà coprire i costi di tutti i
servizi indivisibili (pubblica illuminazione, manutenzione strade, verde
ecc. ) e coprire al 100% i costi relativi al servizio di gestione dei
rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, in
sostituzione di tutti i prelievi esistenti. La cittadinanza vorrebbe capire se il nuovo progetto
di raccolta rifiuti differenziata, in funzione da molti mesi nel centro abitato ha portato i notevoli risparmi alle piccole imprese artigiane cittadine e alle famiglie che l'iniziativa lasciava intendere o si è rivelato un modo come un altro per ingannare gli utenti.
c) Interessa sapere se nonostante i
continui tagli dei trasferimenti statali e regionali, nella logica della riforma sul
Federalismo Municipale (i comuni in pratica dovranno alimentarsi con le
entrate proprie dei cittadini), che stanno pesando notevolmente sulle
casse comunali, l’Amministrazione di Contessa Entellina, attraverso una politica di
tagli agli sprechi (ammesso che ne esistano) e di ottimizzazione delle risorse disponibili sarà in condizione di mantenere un discreto livello di servizi ai cittadini.
d) Interessa conoscere se la corsa (negli anni passati) verso un maggiore indebitamento abbia dato frutti o abbia comportato semplicemente aggravio all'erario pubblico senza ricadute sui cittadini (cfr. debito a carico dello Stato verso CCDDPP per via Lala e Byron).
e) Sarebbe pure opportuno conoscere quale è la specifica del programma annuale e
triennale delle Opere Pubbliche. Su questo campo sarebbe opportuno capire se le Spese di investimento hanno subito o meno impatti con l'onere ed il rispetto della nuova normativa sul Patto di Stabilità, sia pure verticalmente incentivato dalla Regione.
Quest’accordo, firmato in sede comunitaria dallo Stato italiano, in base
al quale anche i Comuni da 1.000 a 5.000 abitanti dal 01.01.2013 devono
contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale, osservando,
di anno in anno, regole sempre più restrittive. Questi dettami certamente mettono
sempre di più in difficoltà i Comuni italiani nella realizzazione delle
attività programmate, in favore della cittadinanza, fino al punto che potrebbero asfissiare completamente gli investimenti, le opere pubbliche e le
manutenzioni straordinarie sul territorio, se anche nel 2014 la Regione Sicilia non dovesse intervenire o se lo Stato non dovesse allentare la stretta.
f) Interessa sapere se l'Amministrazione intenda o meno mettere in campo alcune
scelte come il miglioramento
dell’equilibrio di parte corrente, il blocco -doveroso- del ricorso
all’indebitamento ed il monitoraggio delle riscossioni dei tributi
comunali che eviti la costituzione di residui attivi che col tempo diventano somme inesigibili.
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