Perchè c'è tanta antipolitica ?
La seconda repubblica, ossia il periodo storico iniziato
nel 1993, è stata caratterizzata dal potere gestito alla “Berlusconi” da un
lato e alla “D’Alema-Prodi” dall’altro.
Doveva essere la
Repubblica del riscatto, della moralità e dell’etica, per risarcirci da ciò che
Di Pietro, la stampa, Occhetto, ed altri protagonisti dell’epoca chiamarono “Tangentopoli”.
A venti anni di
distanza siamo ancora in attesa del risarcimento per avere vissuto fra un mondo
politico di ladri; oggi siamo ad assistere -per la verità- al ladroicinio
trasformato in legalità. Cosa ci hanno consegnato Berlusconio, D’Alema,
Rutelli, Casini, Bersani e tutta l’allegra compagnia ?
Ci hanno consegnato
le leggi di rimborso delle spese elettorali ai partiti, che rimborsi non sono
visto che sono quintuplicati rispetto ai “rendiconti” presentati dagli odierni
partiti; rimborsi che servono per comprare ville, appartamenti, cassette bancarie
e giroconti ora in Canadà ed ora nel centro di Roma.
Gian Antonio Stella e Piero Angela discutono dell'antipolitica |
Nonostante il
ladrocinio sia stato legalizzato, i partiti continuano a rubare anche al di
fuori delle dotazioni elettorali, in quantità misurabili in milioni e milioni
(non più in vecchie lire ma in euro). Il capo di gabinetto di un segretario di
partito ruba lungo un decennio milioni di euro, ma il segretario “non può
sapere”. Il tesoriere-senatore di un partito ruba ma l’intera monenclatura che
comprende Bindi-Rutelli-Franceschini-Parisi etc. non si accorge di nulla. Le
cricche berlusconiane rubano sui fondi per i terremotati dell’Abruzzo e nulla
accade, se non pochi giorni di galera per gli associati più fessi.
Dove sono finiti
gli impegni assunti venti anni fa dagli odierni politicanti, peraltro molto più
ignoranti dei truffaldini della prima repubblica ?
I politicanti oggi
si dimostrano pure loro indignati di quanto avviene. Si gli inetti, e pure i
ladri, si dichiarano indignati che qualcuno regali loro (all’insaputa) appartamenti
di fronte al Colosseo; pur indignati non restituiscono nulla però ai loro
donatori. Sono indignati ma tengono per sé la “roba” accumulata.
I fondatori della
seconda Repubblica ovviamente sono tanti. Berlusconi è sceso in campo per
impostare un nuovo metodo di gestire il potere, in forma antipolitica e
manageriale, ed abbiamo visto che la managerialità si è trasformata nelle
nomine dei parassiti, dei ladri e degli ignoranti in Parlamento. Al posto dove
hanno seduto i Giolitti, i Matteotti, i Turati, i De Gasperi, i Nenni oggi
siedono 900 scilipodi.
I leghisti sono starti pure loro fondatori della seconda
Repubblica in quanto dovevano estinguere, col cappio, la razza dei ladroni. Pure
i leghisti hanno oggi accumulato patrimoni che la stampa ci racconta siano stati
investiti a Cipro, in Kenia ed in Svezia. Pare pure che i ladroni leghisti,
nell’ordine del milione per ciascuna rata rubata, occupino posti di rilievo nel
Consiglio Regionale lombardo.
Oggi inoltre non c’è una legge che possa essere ricordata come
prodotto degli impegni assunti venti anni fa dalla Lega Nord: diminuzione delle
tasse e federalismo; nulla di tutto questo è stato messo in atto. E la Lega di forza
per fare l’ammodernamento ne ha avuta, e come !!
L’Idv. Il partito di Di Pietro nacque proprio dallo sconquasso
della prima Repubblica. Questo partito ha goduto della fine di un’epoca. E’
composto di gente divenuta protagonisti-simbolo
della fine della prima Repubblica. E’ gente figlia di mezzo di una storia che
finisce e di un’altra che comincia, pur se con il piede sbagliato. Tutta gente
che sentenzia gridando ma non opera.
Con Berlusconi ha vinto l’antipolitica, ma anche la sinistra
(sinistra che originava solamente dal Pci e quindi non in condizione di sconfessare
i decenni di “rifiuto” a governare, quando stando sempre e solo all’opposizione
si sentenziava ma non si operava), abche la sinistra –dicevamo- ha alimentato l’antipolitica.
Come ? non indicando come stella polare l’impegno politico. Il
veltronismo ha fatto della politica la imitazione e la spettacolarizzazione nel
tentativo di imitare il berlusconismo.
E’ così accaduto che sia Berlusconi che gli ex-comunisti hanno
alimentato il clima secondo cui la politica fosse il male assoluto e andasse
perciò demolita. Ed infatti oggi non esiste persona seria che si impegni in
politica.
Le classi dirigenti
della seconda Repubblica sono cresciute e si sono formate tutte, nessuno
esclusa, già nella prima repubblica; motivo per cui se lì si rubava oggi non si
può che rubare, magari in forma legale (rimborsi pari a 5 volte le spese
sostenute). Ladri raffinati, viene da dire.
In Italia essendo state abbattute le grandi culture politiche
che tuttora esistono invece nell’Europa democratica: liberalismo,
cristiano-sociale e socialdemocrazia, e non potendosi più esibire -per decenza-
né il comunismo di Di Liberto che auspica la morte a chi la pensa diversamente
da lui nè il populismo di destra berlusconiano che ci ha condotto nelle acque
greche, non è rimasta che l’antipolitica
del tutti contro tutti. Chi ruba di più e non si fa scoprire ha diritto di
sentenziare.
Ma l’antipolitica non è una politica (al servizio della città,
dell’Italia). Serve la politica. Serve una sinistra europea ed una destra pure
europea. Che siano competitive sui programmi, la sobrietà, la visione. Servono
cittadini che alle urne non si scordino dei lunghissimi film passati sotto i
loro occhi.
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