Pier Ferdinando Casini ha rinunciato da subito a tutti i
benefit previsti per gli ex presidenti della Camera. "Le comunico -ha scritto rivolto a Fini (colui che aveva promesso i tagli alle buste paga dei deputati-scilipodi entro il 31 dicembre scorso, e poi entro il 31 marzo corrente)- che non intendo avvalermi della delibera e
rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi
a questo status».
Per gli attuali ex Presidenti della Camera i benefici «sono riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura, ovvero che abbiano esercitato l'ultimo mandato nella quindicesima (la scorsa legislatura, ndr). Per coloro che sono cessati dal mandato parlamentare in una data anteriore, tali attribuzioni saranno riconosciute sino al termine della presente legislatura».
Per gli attuali ex Presidenti della Camera i benefici «sono riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura, ovvero che abbiano esercitato l'ultimo mandato nella quindicesima (la scorsa legislatura, ndr). Per coloro che sono cessati dal mandato parlamentare in una data anteriore, tali attribuzioni saranno riconosciute sino al termine della presente legislatura».
Queste sono le agevolazioni che competono ancora a Bertinotti, a Violanti, uomini che sulla carta sarebbero "popolo" "per il popolo" "con il popolo". Uomini che lavorerebbero non per sè, ma per la collettività, e che senza privilegi non potrebbero dare il loro massimo di bene agli italiani.
I politicanti non riescono a capire ancora che la gente è stanca dei "feudatari", dei "baroni" e perchè no ? dei parassiti.
Bene ! intanto a Casini. Lo ha fatto per demagogia ? Va bene lo stesso !Lo facciano adesso i Bertinotti ed i Violante.
Nessun commento:
Posta un commento