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lunedì 5 marzo 2012

Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche è stato approvato.

Il Consiglio Comunale di Contessa Entellina venerdì scorso ha approvato lo strumento tecnico che abilità l'amministrazione ad avviare le opere pubbliche ritenute prioritarie nell'interesse della  cittadinanza.
La cosa soprendente è che le stesse (quasi identiche) opere vengono regolarmente approvate dal Consiglio Comunale da quattro anni, senza che nulla succeda, senza che una sola pietra venga spostata.
 Ottenuta, anno dopo anno,  l'approvazione del Consiglio infatti nessuna (o quasi) opera è mai stata realizzata dall'Amministrazione retta da Sergio Parrino.

Si racchiude in questa para-comica vicenda (approvare anno dopo anno e non realizzare mai) l'intervento politico-amministrativo svolto in Aula dai consiglieri di opposizione, i quali davanti all'immobilismo dell'attuale sindaco, hanno sfoderato l'ironia: hanno approvato senza nè modifiche nè alterazione il Piano Triennale perchè (purtroppo) tanto il sindaco così come ha mostrata l'im-potenza nel quadriennio passato altrettanta ne mostrerà nell'ultimo anno di sindacatura che finalmente gli resta. Nulla ha compiuto e nulla continuerà a compiere nell'ultimo anno è stata la convinzione interiore dell'Opposizione.

Non serve riportare qui l'elencazione delle Opere contenute nel Piano perchè ben poco vedranno i cittadini  delle 17 previste da eseguire per gli ultimi 9 mesi del 2012 e ancor meno di quelle previste da eseguire per il 2013, anno di fine mandato.
Vogliamo però dare il senso di cosa si tratti.

L'Opera che spicca in testa all'elenco consiste nel Completamento di Castello Calatamauro.
Nel primo semestre 2008 arrivò in Municipio il decreto di finanziamento per le Opere di completamento di Castello Calatamauro.
Ebbene,  quel consistente finanziamento, utile alla valorizzazione culturale del castello ma anche per dare occupazione ai lavoratori del depresso comparto delle costruzioni, fu rispedito dagli Amministratori in carica al mittente per timore che le opere non venissero completate nei tempi prescritti.
La Regione nel settembre (2008) allungò i tempi di realizzazione delle opere con finanziamento europeo; però il nostro Comune -dove Sergio Parrino era stato prima assessore ai lavori pubblici e poi sindaco-  già aveva rimandato al mittente il finanziamento, preferendo "non avere firniscii".
 L'aspetto comico continua ...
I Piani Triennali opere pubbliche di ciascuno degli anni 2009,  2010,  2011,  2012 riportano ai primi posti dell'elenco (da realizzare entro il rispettivo anno) le Opere di Completamento di Castello Calatamauro.
Il chè ha del comico perchè il sindaco pensa che dopo un rifiuto così netto di quel finanziamento possa esistere -con i tempi di magra che viviamo-  qualche Ente (la Regione in co-finanziamento UE) che riapra a tanta imprevidenza -di cotali Amministratori- ulteriormente la borsa.

Potremmo continuare nei comici commenti con altre opere contenute in quest'Elenco di "irrealizzabilità", e dal comico però ci sposteremmo alla sofferenza di chi ama il nostro paese e lo vorrebbe più funzionale e più accogliente.
Da oltre un decennio Sergio Parrino è Amministratore Comunale ed ha avuto la disponibilità dal Provveditorato Opere Pubbliche per spendere i soldi precedentemente destinati alla Chiesa nella zona di trasferimento. Non lo ha finora fatto -e non vogliamo qui ripercorrere quanto operato nel novembre 2010 quando, settimanalmente portava in Giunta un piano di riutilizzo dei fondi che settimanalmente cambiava; segno di massima efficenza, questo-.
Quei fondi, la Giunta di Sergio Parrino, li ha destinati alla fine al ripristino dell'Auditorium, del centro civico e al miglioramento dell'illuminazione pubblica. I soldi esistono da decenni, ma non si muove ancora nulla.
I maligni dicono che il sindaco attende i mesi precedenti la prossima campagna elettorale, nell'illusione di far dimenticare ai cittadini l'immobilismo di cinque anni di fila.
Almeno in questo riteniamo ci sia vera diceria.

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