I beni immobili confiscati -definitivamente- alla mafia sono in
totale 10.438.
Per il 75% sono localizzati in Sicilia, Calabria e
Campania.
Nella sola Sicilia sono localizzati poco meno della metà dei beni
immobili confiscati (in numero assoluto sono 4.649, in percentuale fanno il
44,54%).
Un quinto dei beni immobili confiscati è situato nel territorio di
Palermo (1.910, il 18,3% del totale). Dopo Palermo seguono
Reggio
Calabria,
Motta Sant'Anastasia (alle porte di Catania, dove anni fa fu
sequestrato e poi confiscato un enorme bene immobile),
Roma,
Lametia
Terme,
Milano
e Napoli.
Il valore -di prima stima (tanto che la stessa l'Agenzia dei beni confiscati ha stipulato una
convenzione con l'Agenzia del Demanio per avere contezza del reale
valore di mercato dei beni)- su 1.972 beni in
gestione, è di 382 milioni. Quarantasei dei
1.972 beni stimati hanno un valore compreso tra uno e 27 milioni.
Un enorme problema sottolineato nella relazione resa pubblica dall'Agenzia è il gravame
ipotecario sui beni. Quelli che con certezza sono gravati da ipoteca
sono 1.556:
1.065 con ipoteche volontarie,
342 con ipoteche giudiziali
e
59 con ipoteche legali,
76 con pignoramenti
e 13 con altre tipologie.
Le aziende confiscate definitivamente a fine 2011
erano 1.516. Nel solo 2011 ne sono state confiscate 139: quasi la metà
in Sicilia. Seguono Campania, Lombardia, Calabria, Puglia e Lazio.
Nessun commento:
Posta un commento