Sappiamo che ai giovani non piace la politica, o comunque non li entusiasma. Riteniamo però che chi non segue le vicernde pubbliche favorisce il governo dei peggiori, di coloro che più che adoperarsi per la collettività e per la terra su cui operano, coltivano semplicemente il proprio orgoglio personale.
La Storia che ci precede è Storia da conoscere. Essa congiuntamente alle vicende giornaliere a cui tutti nel nostro piccolo partecipiamo, costituisce l'enciclopedia che attesta se siamo diventati o meno buoni cittadini e veri difensori della cosa pubblica.
Una pagina al giorno... o quasi
di Storia contemporanea.
1815
dalla fine dell'ancien régime fino ai giorni ...
Il 1815 segna la caduta definitiva di Napoleone Bonaparte, sconfitto nella battaglia di Waterloo, e il consolidamento della Restaurazione in Italia. Il congresso di Vienna sancisce la nuova organizzazione politica dell'Italia divisa in dieci Stati. Vano si rivela il tentativo del re di Napoli, Gioacchino Murat, di sollevare le popolazioni italiche con la promessa di un regno unito e indipendente. L'Austria si conferma come il guardiano della Restaurazione in Italia: sconfigge i murattiani, reprime i fermenti filonapoleonici, ma impedisce anche alle forze più reazionarie di scatenare spietate repressioni che provocherebbero nuove spirali di violenza.
GENNAIO
7- In un proclama rivolto ai genovesi il comandante delle truppe britanniche che occupano temporaneamente -in funzione antifrancese- la costa ligure, annunzia che Genova e la Liguria passano sotto il governo del luogotenente generale Ignazio Thaon de Revel, amministratore dello Stato genovese in nome di Vittorio Emanuele I, re di Sardegna.
FEBBRAIO
7- Vittorio Emanuele I è a Genova in visita solenne.
26- Napoleone lascia l'isola d'Elba. Hanno inizio i "cento giorni".
MARZO
-Ugo Foscolo sceglie la via dell'esilio. Il poeta a cui il governo austriaco aveva offerto la direzione della "Biblioteca italiana", la progettata rivista che doveva raccogliere i maggiori intellettuali italiani legandoli alla politica culturale della corte viennese, rinuncia a collaborare con gli austriaci e ripara in Svizzera.
-A Milano il governo austriaco istituisce una corte speciale di cinque giudici e tre militari per giudicare dei crimini e delitti contro lo Stato.
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Gioacchino Murat, generale francese, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte, fu l'ultimo degli undici figli di una coppia di locandieri.
Nel 1815 Murat lanciò la guerra napoletana contro gli austriaci ma fu definitivamente sconfitto a Tolentino. Fuggì in Corsica e poi fece un disperato tentativo di riconquistare il trono, ma fu presto fatto prigioniero dal re Ferdinando IV di Napoli. Fu processato per tradimento e condannato a morte mediante fucilazione
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1-Napoleone sbarca presso Cannes e marcia verso Parigi.
5-Il regno di Napoli è in fermento: mentre si diffondono in Italia le notizie della fuga di Napoleone dall'Elba e del suo ritorno in Francia, Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone, rassicura gli austriaci sulla sua fedeltà al sistema di alleanze del gennaio 1814, ma svolge segretamente preparativi di guerra.
7- Il medico personale del cesare Galerio, che subì il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano: patrono dei medici e delle ostetriche, è venerato come santo da numerose Chiese cristiane.
Sono arrestati a Milano alcuni sostenitori di Napoleone, accusati di avere esultato, durante un banchetto, all'annuncio della fuga dell'ex-imperatore.
15- Gioacchino Murat annuncia la guerra all'Austria, nonostante l'ostilità di una parte del governo e della corte napoletana.
28-Le truppe napoletane di Murat, in marcia verso il nord, occupano, senza incontrare resistenza, alcuni territori delle Marche e della Romagna, che vengono annessi al regno di Napoli.
30- In un appello agli italiani, Gioacchino Murat li esorta ad unirsi a lui nella lotta per la creazione di un regno d'Italia, unito e indipendente.
(Segue)