Il Presidente dell'Ars, Ardizzone, e' stato preso fra due fuochi, da in lato i grillini e dall'altro vari esponenti della maggioranza. Quei seimila euro mensili versati dall'Ars ad un condannato per mafia non erano condivisibili dalla coscienza pubblica !
Ardizzone si e' fatto mandare dalla Corte di Appello di Palermo l'intero dispositivo della sentenza di Cuffaro e si e' scoperto che oltre alla condanna per mafia c'era pure un articolo del c.p. (326) che attiene reati contro la pubblica amministrazione.
Il vitalizio di €. 6.000,oo mensili e' stato pertanto revocato non a cagione del reato piu' grave (mafia) ma per uno contro la pubblica amministrazione.
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