Qualcuno
leggendo la riflessione del Blog di pochi giorni fa sulle spese legali del
nostro piccolo Comune, Contessa Entellina, con cui evidenziavamo che pur disponendo di un numero
consistente di dipendenti ritiene normale spendere €. 40.000,oo per tutelare i
suoi legittimi interessi presso la Commissione Tributaria di I° grado, dove per
legge può e deve intervenire il personale comunale, ci ha rimarcato la sua
condivisione con questa espressione “Se i soldi da spendere sono pochi, non
occorre sprecarli”.
Noi facciamo propria questa sollecitazione e con spirito propositivo
invitiamo l’Amministrazione Comunale ad aprire una apposita pagina sul sito del
Comune dove ciascun cittadino possa leggere -con facilità- come vengono, e come
verranno spesi, i soldi Tasi, Tari etc.
Con la proposta che oggi lanciamo ci interessa capire i soldi delle
“manutenzioni” come verranno utilizzati passo dietro passo.
I cittadini non possono infatti essere chiamati solamente a pagare i
tributi locali, devono poter capire come finiscono i loro denari.
Siccome già esistono Comuni (Roma in testa) che, nell’intento di dimostrare
che il denaro pubblico non viene sprecato, pubblicano i seguenti dati, pure noi
del Blog facciamo nostro il desiderio di poter leggere, in relazione al nostro
paese:
1) Chi sta portando avanti i lavori pubblici manutentivi, zona per zona,
oggetto per oggetto.
2) Chi li dirige.
3) Quanto si sta spendendo intervento per intervento.
4) Quando si concluderanno i lavori, intervento per intervento.
5) In caso di ritardo la specifica del prolungamento dei lavori.
Si tratta di una piccola rivoluzione “trasparente” nella conduzione degli
interventi manutentivi, finanziati (almeno in parte) con denaro proveniente
dalle tasche dei contribuenti contessioti.
Ci
piacerebbe che questa rivoluzione iniziasse con le manutenzioni
stradali, gli scassi della rete idrica e fognaria, gli interventi agli
impianti di illuminazione pubblica e si estendesse a tutti i
cantieri.
Le richieste
di cui sopra si aggiungono agli obblighi di legge:
1) Pubblicazione del bando; nomi e
riferimenti di ciascuna impresa aggiudicataria, eventuali imprese
subappaltatrici, indicazioni previste per il “cartello di cantiere”, stipula contratto con data e importi, eventuali modifiche e integrazioni
del contratto, garanzie offerte, stati avanzamento, motivazioni sull’eventuale
lievitazione dei costi.
2) Il tutto dovrebbe confluire in una
unica pagina del sito, intervento per intervento.
La logica
della proposta è che “più occhi vedono meglio di pochi occhi”. Inoltre la
trasparenza, anche sui rattoppi, lascia intuire a ciascuno la logica che si sta
seguendo quartiere per quartiere, strada per strada, contesti abitativi per
contesti abitativi.
Nessuno deve sentirsi bistrattato rispetto ad altri.
Ciascuno di
noi porta infatti con se lamentele di vicini di casa, di parenti, che accusano -ad esempio- infiltrazioni di acqua dalla rete pubblica alla propria abitazione che durano
addirittura “anni”, nonostante la segnalazione al Comune sia quasi sempre tempestiva.
Nessun commento:
Posta un commento