Franco Restivo, dal 1949 al 1955 fu Presidente della Regione Sicilia |
La riforma agraria nel territorio di Contessa Entellina ha
interessato parecchi feudi e contrade ed é stata realizzata con
l’espropriazione di parecchi ettari, suddivisi in lotti dell’estensione media
di 4 ettari, assegnati ai contadini e
braccianti di Contessa e dei paesi limitrofi, dopo sorteggio effettuato in
pubblico tra gli aventi diritto.
Dalla documentazione dell’Eras consultata risulta quanto di
seguito riportato relativamente agli assegnatari di lotti del territorio di
Contessa.
1) 53 assegnatari a Piano Cavaliere e Cozzo
Finocchio
(ettari
229.62..06 - proprietario: Pecoraro Carmela)
2) 10 assegnatari in contrada “Gurgo”
(ettari 44.03.14-proprietario: Inglese Gioacchino)
3) Un assegnatario in contrada “Carrubba”
(ettari
4.20.00- proprietà Schifani Giuseppe)
4) 4 assegnatari in contrada “Castagnola”
(ettari 19.83.80 - proprietà Campisi Antonietta)
5) 20 assegnatari in Contrada “Castagnola”
(ettari 92.36.57 - proprietà
Inglese Letizia)
6) 10 assegnatari in contrada “Carrubella”
(ettari 48.50.69-proprietà: Giaccone Giuseppe)
7) 20 assegnatari in contrada “Roccella”
(ettari100.92.93 - proprietà: Maiorca Maria)
8) 8 assegnatari in contrada “Portone”
(ettari: 41.66.82 - proprietario:Pecoraro Luisa)
9) Un assegnatario in contrada “Sommacco”
(ettari:5.69.66-proprietario:Valguarnera Elisabetta)
10)4
assegnatari in contrada “Costiere”
(ettari:19.75.24-proprietario; Planeta Vito)
11)14
assegnatari in contrada “Petraro”
(ettari 68.30.07-proprietario: Pecoraro Concetta
12)
Un assegnatario in contrada “Chiappetta”
(ettari 2.64.94-proprietario:Alù Arcangelo)
13)Un
assegnatario in contrada “Mazzaporro”
(ettari 4.82.04-proprietario: Giaccone Campobello Antonino)
I
lotti sorteggiati sono stati complessivamente 147, di cui 131 assegnati a
persone residenti a Contessa Entellina e 16 a persone residenti a Montevago.
I borghi Eras
oggi
Dopo
circa 50 anni i borghi rurali Eras di Contessa Entellina sono notevolmente
cambiati sia sotto l’aspetto urbanistico
ed edilizio, sia sotto l’aspetto
demografico, economico e
socio-culturale.
Da
oltre un decennio sono stati chiusi i pochi esercizi e servizi pubblici (bar,
telefono, tabacchi, vendita di alimentari, ecc.) in funzione nei primi decenni
di vita del borgo Piano Cavaliere. Oggi rimane in funzione solamente il
distributore di carburante per uso agricolo.
Aspetto
urbanistico - In alcuni borghi alle originarie unità
abitative si sono aggiunte nuove costruzioni (a Piano Cavaliere ed a Cozzo
Finocchio), in altri non vi dimorano più famiglie stabilmente (Roccella e
Castagnola), le scuole (Roccella e Piano Cavaliere) non hanno più alunni, la
struttura originaria di molte abitazioni è stata notevolmente modificata e
adattata alle nuove esigenze (demoliti i forni, le stalle ed i magazzini sono
diventati stanze per uso abitativo).
Molte
case, recenti o dell’Eras, sia a Piano Cavaliere sia a Cozzo Finocchio, sono
utilizzate come abitazione di residenza abituale mentre altre sono utilizzate
come seconda casa.
In
particolare nel borgo Cozzo Finocchio si è verificata una significativa
espansione urbanistica con la costruzione di parecchie nuove abitazioni,
utilizzate prevalentemente come seconda casa.
Gli
edifici di uso comune nei vari borghi sono in parte ancora oggi utilizzati
(chiese di Piano Cavaliere, Pizzillo e Castagnola, stalla sociale e
abbeveratoi) ed in parte abbandonati ed in rovina (scuole a Roccella ed a Piano
Cavaliere). L'edificio scolastico, dato recentemente in comodato all' Eparchia
di piana degli Albanesi per iniziative con finalità sociali, è stato restaurato
ma continua a rimanere non utilizzato. A Piano Cavaliere è stata costruita
anche una centrale per la raccolta del latte, mai utilizzata, di cui sono
visibili le strutture in avanzato stato di degrado.
Popolazione
ed attività a Piano Cavaliere - Sono attualmente
(anno 2014) residenti a Piano Cavaliere 13 nuclei familiari stabilmente, cui
sono da aggiungere altre persone (circa
30), che vi dimorano occasionalmente (in ferie, periodo estivo, fine settimana),
perché hanno a disposizione nel borgo una abitazione. Le abitazioni del borgo
sono 50 circa (40 costruite dall’ERAS, consegnate il 1° agosto 1954, e le altre
da privati recentemente). Tra i residenti stabilmente vi sono scolari e
studenti, pensionati e casalinghe, altri impegnati in attività lavorative varie
(operai, braccianti, commercianti, insegnanti, ecc.).
Cappella
rurale del borgo Castagnola
A metà strada tra Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia, a pochi
chilometri da Adragna, nel Borgo Castagnola, circa trent'anni fa fu costruita
dall'ERAS (Ente di Riforma Agraria della Sicilia) tra le poche case di un borgo
rurale, oggi solitamente disabitato, una cappella rurale, rimasta chiusa al culto fino al 1988.
Dal 26 giugno 1988 la chiesetta improvvisamente diventa nota in
tutta la Sicilia Occidentale perché si diffonde la voce che il viso della
statua della Madonna di Fatima, esposta nella cappella, si muova
miracolosamente.
Per tutta l'estate 1988 la gente, sempre più numerosa, visita la
cappella del Borgo Castagnola e la sua
notorietà rimane viva anche nel 1989 e nel 1990, quando viene considerata
l'opportunità di aprire ufficialmente al culto la chiesetta.
Il 14 luglio 1990 infatti la cappella viene formalmente consegnata
alla Eparchia di Piana degli Albanesi ed affidata a papas Nicola Bufalo, parroco della Chiesa Matrice di Contessa
Entellina.
Il giorno 29 luglio 1990,
il vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, mons. Sotir Ferrara, apre
ufficialmente al culto la cappella consacrando l'altare e benedicendo l'intero
edificio, alla presenza delle autorità locali e di un numeroso gruppo di
fedeli.
Da molti fedeli di Contessa, di Sambuca e di altri paesi vicini
questa iniziativa viene accolta con molto favore e simpatia, considerando la particolare
ubicazione del borgo Castagnola.
Infatti andare ad assistere alla messa, nella chiesetta del borgo,
costituisce un buona occasione non solo per soddisfare il precetto festivo, ma
anche per fare una piacevole passeggiata, lontano dai rumori e dal traffico
cittadino, per respirare l'aria pura della campagna e per ammirare un vasto
panorama di particolare bellezza
(Riserva Naturale Orientata “Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco”, Castello
di Calatamauro, ecc.)
Assistere alla messa in lingua italiana, ma secondo rito
bizantino-greco, nella cappella del borgo Castagnola costituisce inoltre non
solo un'occasione per ammirare le icone esposte
Chiesa di borgo Piano Cavaliere |
La cappella da qualche anno é dotata di iconostasi. L'autore delle
numerose icone esposte nella cappella é papas Nino Cuccia, sacerdote di rito
bizantino di Contessa Entellina, il quale svolge attualmente la su attività
pastorale presso il Santuario di Pompei.
La cappella del borgo Castagnola è dedicata a S. Antonio, nel calendario liturgico ricordato il 17
gennaio: nel rito romano noto come S. Antonio Abate e nel rito bizantino come S. Antonio il Grande. Si tratta naturalmente dello
stesso santo, molto conosciuto e venerato in Oriente ed in Occidente, come
protettore degli animali.
Nato nel 250 in Egitto, dopo la morte dei suoi genitori, si ritira
nel deserto, dopo aver distribuito ai poveri i suoi beni. Attratti dalla sua
santità molti seguono il suo esempio di vita. E’ considerato il fondatore del
monachesimo orientale.
I contessioti che hanno superato i 50 anni ricordano che al mattino
del 17 gennaio davanti al sagrato delle due parrocchie venivano benedetti gli
animali, la paglia ed il fieno.
In alcuni paesi si usa fare
un gran falò: suppellettili vecchie, vestiti non più usati, mobili, ecc. vengono
accatastati in un piazzale e la sera tutto brucia tra la gioia dei bambini che
guardano le alte fiamme, mentre la banda musicale suona e gli adulti bevono un
bicchiere di vino caldo.
In alcuni paesi agricoli il parroco va anche a benedire le cascine
e le fattorie, dove vivono numerose famiglie di contadini.
(Borghi III -
Continua)
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