Ad ottobre prossimo saranno trascorsi due anni da quando i Comuni sono tenuti o-b-b-l-i-g-a-t-o-r-i-a-m-e-n-t-e (legge 100/2012) a predisporre il piano comunale d’emergenza.
A dicembre 2013, in Sicilia, erano ancora 200 su 390 i comuni senza piano.
Dopo che sono partite le Diffide è probabile che i tanti amministratori isolani che "hanno la testa altrove" passino ad occuparsi della sicurezza collettiva.
L'Associazione Cittadinanza in provincia di Palermo ha diffidato tre Comuni; manco per dirlo c'è ... Contessa Entellina con Termini Imerese e Roccamena.
Sulla problematica pure il Blog ha dedicato, nei mesi scorsi, abbastanza spazio.
E' verosimile che gli amministratori locali (Contessa Entellina) non sono annoverabili fra i nostri lettori.
Vediamo una sintesi su cosa preveda le legge:
-Il Sindaco è autorità comunale di protezione civile ed egli ha dei doveri in materia di soccorso e assistenza alle popolazioni;
-I piani comunali di emergenza andavano redatti entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge
Nonostante in Italia l'82% dei comuni sia a rischio idro-geologici, esistono amministratori che disattendono l'allestimento dei piani di emergenza.
Pochissimi sono i comuni che abbiano svolto -come prescrive la legge- le necessarie esercitazioni.
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