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mercoledì 25 luglio 2012

Lo spread galoppa a quote superiori a 500

Lo spread da tre giorni, da lunedì, ha raggiunto e superato quota  500.
Un livello che obbliga lo Stato a pagare interessi sul debito pubblico vicini al 6,5%. Tasso impossibile per uno Stato che ormai ha 2.000 miliardi di euro di debito.
Il governo oggi è stato costretto a smentitire le voci allarmanti sul possibile blocco delle tredicesime ai dipendenti pubblici e ai pensionati, segno che la situazione è gravissima e può esigere sacrifici di gran lunga superiori a quelli finora sopportati dalla gente comune. Purtroppo finora i sacrifici hanno toccato solo le fasce basse della società (o se si vuole il ceto medio). Nulla o ben poco finora è stato posto a carico di quel 10% di italiani che detiene quasi il 50% della ricchezza nazionale. Perchè ? perchè le teorie liberiste (teorie a cui Monti ed i partiti italiani sono incollati, in assenza di una vera sinistra politica) dicono che per non far fuggire i capitali all'estero non bisogna "disturbarli".

Ma torniamo alle tredicesime. Palazzo Chigi ha sostenuto che che l'ipotesi di bloccare le tredicesim non è mai stata presa in considerazione dal governo.
Ieri è stata la Confesercenti a diffondere un comunicato stampa in cui si era ventilata l’ipotesi che venissero congelate le mensilità “extra” per i lavoratori del pubblico impiego e per i pensionati, aggiungendo che questa mossa avrebbe bloccato i consumi, sopratutto durante il periodo natalizio.
L’associazione pertanto chiedeva al permier Mario Monti di allontanare ogni forma di dubbio, e insisteva nel garantire che la fonte da cui era arrivata la notizia era attendibile.

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