Nascita: Milano, 1973
I problemi e le risposte
degli uomini nei millenni
non cambiano
Non viviamo tempi facili.
Ma forse non sono mai facili i
tempi in cui gli uomini vivono.
Ci sono i bisogni, da cui non si può
prescindere, concreti, materiali. E
c’è la difficoltà, più impalpabile
ma non meno pressante, di capire la
realtà intorno a noi, di fare ordine
nella confusione che ci circonda, di
confrontarsi con chi la pensa diversamente.
Non si tratta di problemi solo
nostri. Sono situazioni, appunto, che
gli esseri umani fronteggiano da
sempre. Simone Weil, ad esempio,
se ne occupava negli anni Trenta del
secolo scorso, mentre l’ascesa dei nuovi
totalitarismi e la diffusione
dell’industrializzazione stavano
modificando in modo radicale il mondo.
E lo faceva leggendo e rileggendo testi
antichi, apparentemente lontani in
realtà vicinissimi, come l’Iliade.
Scoprendo che non sono soltanto
i problemi a essere gli stessi, ma
anche le risposte.
C’è infatti una tentazione che
sempre attende gli esseri umani,
quando cadono preda di incertezze
o insicurezza. E’ la scorciatoia della
forza, l’affermazione violenta di
se stessi e delle proprie idee. Non
e’ solo violenza fisica. C’è anche
quella, ovviamente. Ma anche
altro: è la condizione esistenziale
di chi non sopporta la complessità
e adotta dunque soluzioni drastiche,
fondate su opposizioni nette:
il bene contro il male, la
luce contro il buio. Chi la pensa
diversamente diventa un nemico
e deve essere combattuto. E’ un
vizio comune, tanto più diffuso
quanto maggiore è l’insicurezza
in cui viviamo.
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