Wealth of Nations
=La ricchezza delle nazioni
[leggere la pagina N. 1 e N. 2)
Abbiamo accennato, semplicemente accennato, nelle precedenti pagine, come nel dopo rivoluzione francese tutti i presupposti di lettura della Storia umana e di visione prospettica del mondo da costruire cambiano alla radice. Da quell’evento vengono respinti gli assolutismi di qualsiasi origine e nasce la concezione liberale della società. Contestualmente alla concezione liberal-democratica iniziano a svilupparsi le visioni social-democratiche, due visioni entrambe democratiche (figlie della Rivoluzione) che però’ additano lontane mete socio-economiche differenti. Avremo modo, ci auguriamo, di cogliere che la prima, nel corso della Storia sarà insidiata dai movimenti fascisti e la seconda dai movimenti comunisti. Circostanze entrambi che puntano a mettere in ombra la concezione “democratica”, che più che altro si sostanzia come “metodo”.
Le opinioni dei profeti trasfuse nel sistema etico e metafisico della società patriarcale, tramandataci dall’Antico Testamento, saranno pure primitive agli occhi degli odierni economisti, ma hanno grande capacità di influenzare le menti moderne. Capacità che in più casi sono maggiore di tante teorie raffinate e scientifiche dei nostri giorni, che fanno largo uso di principi statistici.
Gli uomini hanno cominciato a teorizzare intorno al processo socio-economico via via che questo cominciava a mostrare aspetti tecnici nel processo di soddisfazione dei bisogni. E da quando l’uomo primitivo comincio’ a darsi spiegazioni del succedersi delle stagioni, della fertilità dei suoli, delle abitudini degli animali e della rilevanza di queste spiegazioni per la possibilità di soddisfare i bisogni della comunità tribale comincio’ a svilupparsi il fondamento socio-economico delle comunità con le iniziali -appunto- spiegazioni.
Col trascorrere del tempo si sono sviluppati la tecnica della produzione, i bisogni individuali e comunitari diventati via via più complessi, ed è nata e si e' sviluppata pure la coscienza della bontà degli ordinamenti comunitari nonché la divisione dei compiti, lo scambio privato dei prodotti eccedenti e persino la proprietà privata dei beni, sia di quelli di consumo che di quelli di produzione. Addirittura si comincio’ ad immaginare che la produzione dei beni non debba solo servire per il consumo proprio o familiare ma anche e soprattutto per lo scambio. Quando l’uomo ha raggiunto questo stadio di vita lo sviluppo umano è ormai in condizione di elaborare abbozzi di teorie e di spiegazioni sulla struttura economica alla cui affermazione egli ha contribuito.
Certo, ancora oggi, gli studi sui mutamenti delle idee e delle trasformazioni dai miti alle notizie di valore documentario (Bibbia), gli antropologi hanno aggiunto materiali che danno maggiore sicurezza del modo in cui l’uomo primitivo viveva e vedeva la società entro cui viveva, fondata su miti e giustificazioni utili a mantenere l’ordine sociale.
Lo stesso Vecchio Testamento rievoca raccolte di leggi e di interpretazioni sul pensiero ebraico, sulle lotte fra gruppi tribali, sulle divisioni in classi e caste e pure sulle proprietà private.
(Avremo tempo per scandagliare l’egoismo individuale e di gruppo delle odierne società).
Nessun commento:
Posta un commento