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domenica 25 febbraio 2024

Storia del Cristianesimo

 Brevi Riflessioni n. 7

Col tempo che scorre dall'eta' apostolica e con l'affermarsi del Cristianesimo che tende a diventare in un certo senso religione ufficiale dell'Impero Romano, pure l'assetto oganizzativo della Chiesa va divenendo via via più preciso e pure sottoposto a modalità disciplinari più dettagliate ed obbligatorie.

Ma nel contempo vanno sviluppandosi tante eresie.

Il Cristianesimo -soprattutto in assenza di persecuzioni e con ruolo ufficiale all'interno dello Stato romano- consentirà da un lato l'evoluzione di carattere intellettuale finalizzato alla sistemazione e approfondimento della fede estrapolata dai Vangeli e dagli altri testi, ma dall'altro lato svilupperà all'interno del suo seno interpretazioni attinte ora dalla filosofia pagana e ora da eresie interne stesse al Cristianesimo-. 

Quando ancora il Cristianesimo non era religione di Stato  sorse il Montanismo (Montanismo: ispirato a motivi di ordine intensamente carismatico ed escatologico). Montano si proclamava da se stesso il Paraclito annunciato da Cristo nell'ultima cena, ossia  "colui che sta al lato dell'accusato" e/o meglio inteso come lo Spirito Santo. Si trattò di una eresia che fu combattuta sia nella parte orientale che occidentale dell'Impero e fu occasione delle prime e tante scomuniche della Chiesa, avviate da Papa Vittore I (189-199) e da Papa Zefirino (199- 217)

Cominciò ad infiltrarsi -pure-  la "gnosi" (  " conoscenza superiore, di origine divina, proposta da una serie di movimenti di pensiero, di ispirazione più o meno direttamente religiosa, per la salvezza dell'anima), ed -ancora- elementi delle religioni egizie, persiana e caldea contro cui la figura più elevata di contrasto fu Ireneo da Lione, a cui furono attribuite le "misure di protezione".

Ma di eresie già nel secondo secolo ne erano sorte e diffuse parecchie altre. Daremo pochi ulteriori accenni su alcune di esse.

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