Circa 120 mila lavoratori in 7 anni.
In estate è previsto l’inizio delle bonifiche, delle indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche e della predisposizione dei campi base che solo in un secondo momento porteranno alla posa della prima pietra. Le somme previste per la realizzazione del ponte sono aumentate, passando da 8,5 a 13,5 miliardi, ai quali va aggiunto un ulteriore miliardo di opere accessorie. Con la legge di bilancio, l’esecutivo ha stanziato 11,63 miliardi di euro fino al 2032, dei quali 9,3 saranno a carico dello Stato e 718 milioni graveranno sul fondo di sviluppo e coesione (Fsc). Altri 1,6 miliardi saranno invece investiti dalle due regioni, Sicilia e Calabria. Per il 2024 la cassa consta di 780 |
Secondo le stime diffuse dalla società Stretto di Messina, nei cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all'anno con un picco di 7 mila lavoratori.
«Per tutta la durata del cantiere (7 anni) — si legge sui media — si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30 mila unità lavorative per anno oltre all'impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90 mila unità, per un totale di 120 mila Ula generate dell'Opera».
La società Stretto di Messina riferisce ancora di aver approvato la relazione del progettista di aggiornamento del progetto del Ponte sullo Stretto.
Il ponte sarà lungo 3,6 chilometri, 3,3 dei quali per la sola campata. Tra le opere accessorie, ci sono 20,3 chilometri di raccordi stradali e 20,2 chilometri di raccordi ferroviari, l’80% dei quali sarà sviluppato in gallerie.
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