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domenica 18 febbraio 2024

Sicilia e crisi idrica. In difficoltà il comparto agricolo e zootecnico

 Siamo ancora in inverno, nel mese di Febbraio, e chi possiede memoria ricorda che in Sicilia fino a decenni fa in questo periodo si girava con cappotti e vestiti pesanti. Ai nostri giorni stiamo invece vivendo giornate luminose e per nulla fredde. I media sviluppano argomentazioni e commenti sulla crisi climatica in corso e non trovano soluzioni facili.

 La Regione Sicilia ha  dichiarato nei giorni scorsi lo stato di calamità naturale per siccità; non piove da 8 mesi e gli invasi dell’Isola tendono a svuotarsi.    L’allevamento degli animali, il settore più colpito per l’assenza di foraggio verde e per la mancanza di scorte di fieno, e’ verosimilmente quello più danneggiato dalle anomale precipitazioni del maggio dell’anno scorso. Il presidente siciliano, Renato Schifani, non esclude di dover addirittura  ricorrere prossimamente ai razionamenti dell’acqua per i cittadini nelle grandi città’.

 A fronte di questo quadro la Cabina di regia nazionale contro la siccità, presieduta da quasi un anno dal ministro Salvini non ritiene di dover dire o fare qualcosa. L’Italia sta diventando «un Paese povero d’acqua», ma di decisioni conseguenti per affrontare l’emergenza non se ne vedono, ad oggi.

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