Putin ha ordinato a Gazprom e Banca centrale russa di esigere dai paesi Nato più impegnati a seguire la vicenda ucraina di farsi pagare in rubli per il gas venduto loro.
Questi -fra cui l'Italia- hanno rifiutato di cambiare i termini contrattuali in vigore, che comprendono una precisa determinazione della valuta (euro o dollari) e dei prezzi.
Cosa può accadere? da un lato di restare senza gas e dall'altro di non incassare più euro e dollari.
A prescindere che senza gli incassi dall'Occidente -è ormai evidente- la Russia non riesce a sopravvivere in quanto va rivelandosi sempre più un paese arretrato, indipendentemente dalla circostanza che possiede armi nucleari.
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Attualmente il gasdotto che porta il gas al confine italiano di Tarvisio e che attraversa l'Ucraina continua a funzionare regolarmente e, stando ai giornali, dall’inizio della guerra sta trasportando volumi superiori alle medie dei periodi precedenti. Segno che la Russia necessita di risorse finanziarie straordinarie.
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