Pier Carlo Padoan ieri in una dichiarazione ha criticato la Bce di Mario Draghi la quale avrebbe dovuto fornire "qualche informazione in più sui criteri con i quali si è arrivati alla valutazione sulla richiesta di un aumento di capitale da 8,8 miliardi di euro per il Monte dei Paschi di Siena".
Ha parlato di una letterina di cinque righe.
Sulle letterine di cinque righe, pure questo Blog coltiva diffidenze massime e sconcerto immenso, specie quando provengono da presunti palazzi insospettabili. Nel caso della Bce comunque riteniamo che quella letterina poco chiarificatrice contenga adeguate analisi.
Prescindendo dalla "certa" istruttoria della Bce, da sempre abbiamo pensato e continuiamo
a pensare che:
Come non pensare ben oltre al potere della finanza, della politica, dei burocrati, dei prelati, degli arrampicatori, e persino dei prepotenti di strada ? |
Le lettere di cinque righe non sono mai state utili a qualche spiegazione o a modificare il senso di un intero codice o raccolta di norme e addirittura di millenarie tradizioni.
La mancanza di informazioni ben fondate (con a monte soddisfacenti istruttorie) da parte di chi gestisce il Potere si traduce -ovviamente- in opacità e le cose opache inducono inevitabilmente i destinatari a interpretazioni quasi sempre sbagliate. Sebbene sbagliate però le interpretazioni originate dall'opacità lasciano intuire a chi (dall'esterno) osserva con curiosità più di qualcosa sulle vere intenzioni.
Intenzioni mai finalizzate al bene di tutti, sempre finalizzate ai danni delle minoranze ritenute "asservite" e/o a tenere in sella gli amici arrampicatori che poco tollerano i "diversi".
Nessun commento:
Posta un commento