Il 6 dicembre a Contessa (ma anche a Mezzojuso e Palazzo Adriano) viene ricordato dalla Chiesa il santo protettore del paese, San Nicola di Mira.
Le origini della particolare dedizione delle comunità arbëreshe di Sicilia al santo Vescovo di Mira (in Licia, attuale regione della Turchia) -si racconta- risalgano ai fratelli Reres che nella metà del XV secolo al comando di alcuni reparti militari albanesi vennero in Sicilia per una missione in favore degli Aragonesi.
Al termine del loro ingaggio molti dei soldati piuttosto che tornare in patria si situarono in alcune località dell'isola ove diedero origine agli attuali paesi di Contessa Entellina, Mezzojuso e Palazzo Adriano.
Per riconoscenza nei confronti dei loro comandanti, i fratelli Reres, dedicarono le nascenti comunità in terra di Sicilia a San Nicola, patrono appunto della famiglia Reres.
I panini benedetti
I “panini benedetti” sono un segno particolare della devozione a san Nicola, legati ad un episodio della sua vita.
San Nicola, gravemente malato, ottenne la grazia della guarigione per intervento della Vergine Maria, che, apparsa in visione, gli aveva assicurato: «Chiedi in carità, in nome di mio Figlio, un pane.
Quando lo avrai ricevuto, tu lo mangerai dopo averlo intinto nell’acqua».
Il santo non esitò a mangiare il pane ricevuto in carità da una donna di Tolentino, riacquistando così la salute.
Da quel giorno san Nicola prese a distribuire il pane benedetto ai malati che visitava, esortandoli a confidare nella protezione della Vergine Maria per ottenere la guarigione dalla malattia e la liberazione dal peccato.
Esistono però tante altre versioni sull'origine dei panini triforme, quelli tipici locali sempre legati al particolare spirito caritativo del Santo.
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