ACCADEVA 68 ANNI FA
La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948,
la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite
perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
Il 6 dicembre 1948 l'Assemblea delle Nazioni Unite votò la stesura definitiva della Carta,
composta da 30 articoli.
48 governi furono a favore, nessuno contrario e 8
astenuti: l'Unione Sovietica e i suoi alleati, il Sud Africa e l'Arabia
Saudita.
I
motivi delle astensioni – Gli USA
avevano fatto inserire, tra i diritti inalienabili, anche la proprietà privata
(e quindi la libertà economica), clausola inaccettabile per le nazione
comuniste.
Per giustificare l'astensione, il portavoce sovietico affermò che i
diritti umani dovevano essere determinati in base alle condizioni economiche e
sociali di ogni nazione, inoltre apostrofò la Dichiarazione come meramente
illusoria, priva di "garanzie efficaci".
Il Sud Africa dell'apartheid rifiutò di accettare l'Articolo 13, secondo il quale il divieto di risiedere in una determinata area comprometteva la dignità umana.
Il Sud Africa dell'apartheid rifiutò di accettare l'Articolo 13, secondo il quale il divieto di risiedere in una determinata area comprometteva la dignità umana.
Dal suo canto, l'Arabia Saudita si astenne perché la Dichiarazione era basata
esclusivamente su principi della cultura occidentale. Argomento che ancora oggi è molto forte in diversi paesi islamici.
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ACCADEVA 80 ANNI FA
80 anni fa;10 dicembre 1936, muore Luigi Pirandello
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