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martedì 3 giugno 2014

Il Centro-Destra aveva proposto prima delle elezioni alla guida della Commissione Europea il lussemburghese Jean-Claude Juncker, ma la Merkel lo ritiene troppo europeista

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, come ricordiamo tutti, sono state vinte -nella dimensione complessiva dei 28 paesi dell'Unione- dai partiti conservatori (ossia di Centro-Destra), riuniti nel Partito Popolare Europeo. Seconda formazione si è confermata l'alleanza dei Partiti Socialisti ed in terza posizione il complesso aggregato degli Euro-scettici.
Spetta, secondo il trattato di Lisbona, al Centro-destra, quindi, proporre il nome del Presidente della Commissione. 
Nel Centro-Destra europeo il Partito più forte è quello della Signora Merkel, così la Cancelliera ha chiesto al presidente francese Francoi Hollande (esponente del fronte socialista) se sarebbe disposto ad appoggiare la candidatura alla presidenza della Commissione Europea di Christine Lagarde, ex ministro delle Finanze francese e attuale direttore generale del Fondo Monetario Internazionale. 
Secondo i comunicati stampa  dopo  la «conversazione privata Hollande non si è sbilanciato ma ha aggiunto che non sarebbe una buona idea per l'Europa perdere la guida dell'Fmi». 

Contro Lagarde, 58 anni, il cui mandato al FMI scade nel 2016, peserebbe il suo passato di ministro delle Finanze di Nicolas Sarkozy, che non può piacere troppo al socialista Hollande. 

Sul tavolo al momento resta lo scontro tra il candidato del Ppe, uscito vincente dalle europee, il lussemburghese Jean-Claude Juncker (che però non piace alla Merkel), e il candidato socialista, il tedesco Martin Schulz. 
Il capo della Commissione deve essere scelto dai leaders dei Ventotto paesi tenendo conto dei numeri usciti dalla consultazione per il rinnovo del  Parlamento europeo. 

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