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venerdì 12 ottobre 2012

Un accenno alla strana campagna elettorale siciliana

Ormai ci avviamo alla fase finale e restano ancora 15 giorni prima della consultazione del 28 Ottobre ed ancora i tre candidati che hanno più probabilità di diventare presidente della Regione (Musumeci, Crocetta e Miccichè) non indicano con chiarezza le cose da fare, non spiegano quale sara' il loro approccio al problema fondamentale in caso di vittoria, ossia la crisi finanziaria della Regione. Questa circostanza è stata rilevata con Puntuale chiarezza dal cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo e presidente della Cei siciliana. Romeo ha detto: “In questa campagna elettorale non si indicano prospettive concrete ma ci si limita a discorsi generici”. Non e' eccessivo a questo punto giudicare "inadatti" al grave compito di "governatore" tutti e tre questi personaggi. La notte scorsa in America si e' svolto il confronto pubblico fra i candidati vice-presidenti degli Stati Uniti ed essi erano chiamati, nei dettagli, a spiegare come intendano, in caso di vittoria, affrontare la crisi Afgana, Siriana, il finanziamento del sistema sanitario, come affrontare la disoccupazione, come porsi rispetto ai diritti civili. Qui da noi assistiamo a filastrocche di "querele" fra politicanti che invece di esporre le loro idee (che per la verita' mancano) proibiscono ed intimidiscono gli avversari con denunce alla Procura. No, questo tipo di comportamento non si addice a chi vuole fare il "governatore". La "furbizia" dei politicanti appartiene ad un'altro periodo che vorremmo ritenere superato.

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