Per chi vuole recarsi a votare
Nelle liste presentate dalle formazioni tradizionali
(PDL, UDC, PD, MPA …) sono in campo prevalentemente persone che ritengono di
poter cambiare, in cinque anni di frequenza dei Palazzi, la propria vita, non
quella dei siciliani.
Certo ! si sono venuti a creare negli ultimi mesi altri movimenti e
partiti (grillini in primis) che potrebbero fare la differenza in queste elezioni, prendendo bacini
elettorali non previsti. Se in queste sponde forse esiste l'onestà, manca totalmente quel minimo di competenza e di capacità.
I giocatori in campo
Si voterà solo domani, domenica 28 ottobre 2012 dalle
8 alle 22.
Dieci sono i contrassegni regionali ammessi (colonna di destra):
-Movimento 5 stelle Giancarlo Cancelleri,
-Libera Sicilia (Giovanna Marano),
-Presidente Miccichè (Grande Sud),
-La rivoluzione è già iniziata (Rosario
Crocetta),
-Partito Comunista (Giacomo di Leo),
-Obiettivo Sicilia (Lucia
Pinsone),
-Liberi e Forti (Gaspare Sturzo),
-Rivoluzione Siciliana (Cateno De Luca),
-Movimento i Forconi (Mariano Ferro),
-per Musumeci Presidente (Nello Musumeci).
Come è combinata la scheda elettorale
Gli elettori si devono recare nella propria sezione
indicata nella tessera elettorale e con un documento di identità (anche scaduto
ma che abbia una fotografia). Gli verrà consegnata una scheda di colore giallo.
La scheda contiene, sulla sinistra i contrassegni
delle liste provinciali, affiancate sulla medesima linea da una riga riservata
all’eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di
Deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra è riportato il cognome
e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di
Presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.
Si può votare per una delle liste provinciali
tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel
relativo rettangolo e può esprimere una preferenza scrivendo il nome di uno dei
candidati compresi nella lista stessa oppure l’elettore esprime il suo voto per
una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla
carica di Presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della
lista, ovvero su entrambi.
L’elettore può validamente votare una lista regionale ed una lista
provinciale non collegate fra loro. Se l’elettore omette di votare per una
lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista
provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale
collegata.
Alcuni dati
Se 10 sono i candidati alla Presidenza della Regione,
ben 1.629 sono i candidati che desiderano diventare deputato regionale, e 19 le liste
presenti sulla scheda elettorale.
Inoltre 76 sono i parlamentari su 90 che si ripresentano dopo avere male-governato nel quadriennio passato, sono in pratica quelli
che hanno preso gusto a fare i “parassiti” ed i rottamatori della credibilità delle istituzioni (QUESTI NON ANDREBBERO ASSOLUTAMENTE VOTATI, PER IL BENE DELLA SICILIA !).
Sono 32 i personaggi
che nella loro ansia “affaristica “ intesa all’arricchimento personale sono stati pescati
con le mani nel sacco ed hanno quindi -ai nostri giorni- a che fare con la Giustizia. Circostanza questa che può capitare solo in Italia ed in Grecia. Altrove nel mondo i ladri ed i parassiti non vanno mai candidati a reggere le istituzioni.
perchè della sfiducia
La crisi di credibilità, le ruberie dei politicanti, la crisi socio-economica del nostro paese (Italia) della nostra isola (Sicilia) è tutta davanti i nostri occhi. La traversata del deserto dei siciliani verosimilmente ancora non è cominciata ed è ancora lunga perché ci manca una classe dirigente che sia veramente tale, manca almeno qualcuno in condizione di accelerare il passo e per completare il percorso della gravissima crisi.
E' proprio questo scoramento diffuso, percepibilissimo nei visi di tutti, nell’opinione pubblica, che accentua la sfiducia nel futuro.
perchè della sfiducia
La crisi di credibilità, le ruberie dei politicanti, la crisi socio-economica del nostro paese (Italia) della nostra isola (Sicilia) è tutta davanti i nostri occhi. La traversata del deserto dei siciliani verosimilmente ancora non è cominciata ed è ancora lunga perché ci manca una classe dirigente che sia veramente tale, manca almeno qualcuno in condizione di accelerare il passo e per completare il percorso della gravissima crisi.
E' proprio questo scoramento diffuso, percepibilissimo nei visi di tutti, nell’opinione pubblica, che accentua la sfiducia nel futuro.
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