Come non ci piace, come ci inquieta, la dichiarazione di un ex-capogruppo dell'Assemblea Regionale Siciliana, Innocenzo Leontini (Pdl), rilasciata ieri a un quotidiano con riferimento all'indagine della Procura Palermitana sull'uso del denaro pubblico da parte dei Gruppi Parlamentari.
I giornali ieri mettevano in evidenza la grande assenza di documentazione di supporto alle "presunte" spese istituzionali fatte dai gruppi. Da parte dei Capigruppi ci saremmo atteso chiarimenti del tipo "Nessun problema, è tutto documentato ...è tutto dimostrato ... basta dare un pò di tempo e gli inquirenti avranno tutto chiaro".
No, il signore richiamato, forse inconsapevole che i cittadini vogliono capire cosa è stato fatto di ben 67 milioni di euro, ripetiamo 67 milioni di euro, ha dichiarato: "Non c'è alcun giallo. Un decreto del presidente dell'Ars, risalente al luglio 2006, stabilisce che il 10% dei fondi trasferiti può essere utilizzato per esigenze della presidenza del gruppo. E non è necessario rendicontare queste spese.
Io ho comprato libri, pagato consulenze e collaborazioni. Non escludo di avere pagato anche qualche viaggio a Roma nel periodo in cui si discuteva della riforma della sanità".
A noi vengono i brividi alla schiena.
1) Apprendiamo, in buona sostanza, che i capigruppo, (almeno questo, non sappiamo come si siano comportati gli altri), stanno mettendo le mani avanti, come a voler dire: su 67 milioni di soldi trasferiti ai "gruppi", grazie ad un decreto del Presidente dell'Assemblea dell'epoca (da giugno 2006), un certo Guido Lo Porto o Gianfranco Miccichè (chi è costui ?), non siamo tenuti a dare spiegazione.
Tradotto in termini nostri: su 6,7 milioni di euro è inutile che si cerchi spiegazione sulla spesa perchè li gestivamo come le nostre mogli gestiscono la spesa domestica, buttavamo via le ricevute, gli scontrini e le fatture.
Buono a sapersi !!!
2) Il signore in questione ha comprato libri. (Io quando compro libri, con i miei soldi, sia che vada in via Ruggero Settimo alla Mondadori o che vada in Via Cavour alla Feltrinelli, a Palermo mi faccio rilasciare sia scontrino che timbratura sulla scheda "benefits". Certo, i soldi sono miei e voglio risparmiare). L'on.le Leontini con i soldi miei, quei soldi che verso come imposte alle casse pubbliche e che poi sciaguratamente finiscono a gente come lui non avverte l'esigenza di documentare e mostrare -in seguito- a me (contribuente) di avere comprato un libro da studiare e consultare. Non lo avverte perchè un presidente dell'Assemblea gli ha fatto un decreto che mi fa rievocare un espressione di un mio carissimo amico "frii, mangia e .... caca".
3) Il signore in questione con quei soldi ha conferito consulenze e collaborazioni.
Ma non esiste una legge secondo cui i collaboratori ed i consulenti devono rilasciare fatture fiscali ? Forse essi erano amici dell'onorevole e non sussistendo l'obbligo di rendicontazione (grazie ad un presidente dell'Assemblea) si è voluto passare "in cavalleria" anche sulle leggi tributarie.
Buono a sapersi !!
4) il signore in questione forse ha pure pagato -ci fa capire- le spese di viaggio per recarsi a Roma, per motivi d'ufficio. Ebbene, si vede che a lui i biglietti aerei, i riscontri alberghieri non venivano rilasciati oppure, probabile, deve essere accaduto che egli sapendo che un Presidente dell'Assemblea gli aveva scritto -nero su bianco- che non serviva alcuna rendicontazione, li avrà buttati via.
Buono a sapersi !!
Se non erriamo questo signore è nuovamente candidato per un seggio a Palazzo dei Normanni. Siamo convinti che egli potrebbe essere un buon assessore alle finanze pubbliche; meglio un ministro delle Finanze. Auguri !!
Buono a sapersi !!
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