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giovedì 4 ottobre 2012

Formigoni. E' convinto che si possa fare il governatore con gravi ombre tutt'attorno ?

E adesso tocca, dopo la Polverini, a Formigoni di lasciare il posto di "governatore".
Continuare a chiudere gliocchi sarebbe vergognoso.
In questo nostro paese "tutto cambia" dalla
prima alla seconda repubblica, e "tutto
resta come prima".
A chi rubava per il Partito è subentrato
chi ruba il Partito per sè stesso
(Fiorito, pare che
abbia svuotato le casse del PDL, però il
denaro era dello Stato).
 
Seguiamo la vicenda lombarda: all'inizio Formigoni  diceva "Probabilmente è un consulente del settore sanitario", successivamente si è saputo che per cinque capodanni, su Yact di gran lusso, lui, Formigoni era stato ospite del "probabile" consulente, Pierangelo Daccò.
Da un anno Daccò è ospite dello Stato, nel carcere di Opera.
Chi era ?
Era un intimo amico, dell'intimo amico di Formigoni, Alberto Perego. Alberto Perego è il beneficiario di parecchi milioni di euro, di provenienza Daccò.
Cosa ha fatto Daccò ? E' stato condannato per concorso esterno in bancarotta dell'Ospedale San Raffaele, ma non solo.
E' coinvolto nell'indagine ancora in corso sulla Fondazione Maugeri.
Daccò, sempre Daccò, spunta avere avuto frequenti incontri, troppi, con Mario Cal, il numero due del San Raffaele, suicidatosi.
Daccò ha pure un amico, un certo Antonio Simone, socio in affari.
1) La Regione versa fondi alla Fondazione Maugeri. Daccò fa da intermediario ed intasca cifre che vanno dal 25% al 12,5%, che in parte gira a Simone. Gran parte di questi fondi sparisce in conti esteri ed altri vengono prelevati in contanti. Le cifre su cui gli inquirenti indagano sono attorno ad 80 milioni di euro.
Può in questo contesto, che certamente è al vaglio della magistratura, un soggetto presidere la Regione più dinamica del nostro Stato ?

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