Il concorso indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione ha
aperto polemiche, proteste e ricorsi al Tar. Il punto di attacco è stato e
resta sui requisiti richiesti dal bando per accedere al concorso della scuola;
adesso comunque sta per arrivare il termine per le presentazioni delle domande
che dovranno avvenire esclusivamente online, a partire da sabato, 6 ottobre.
Il concorso pone un freno al fenomeno dell’emigrazione degli
insegnanti dal Sud alle regioni del Centronord: il 77% dei posti è destinato,
infatti, alle regioni del Centro sud. E così, per esempio, in Campania ci
saranno più posti disponibili che in Lombardia, 1.921 posti campani contro i
1.059 lombardi; in Piemonte ci saranno poco più di 400 cattedre da coprir
mentre in Sicilia saranno oltre 1500.
Prima
prova: un test di preselezione
che sarà uguale per tutte le classi di concorso e sarà valido su scala
nazionale. Le modalità di svolgimento saranno rese note il 23 novembre in
Gazzetta Ufficiale.
Requisiti: possono accedere
-gli abilitati;
-i docenti in possesso del titolo di laurea conseguito entro il
2001/02 per corsi quadriennali, 2002/03 per i corsi quinquennali e 2003/04 per
i corsi esaennali;
-i diplomati Isef, Conservatori, Accademie, che hanno conseguito
i diplomi entro l’anno in cui si conclude il periodo prescritto dal relativo
piano di studi a decorrere dall’anno accademico 1998/99.
Per la scuola primaria e dell'infanzia,
potranno partecipare alla selezione gli abilitati, i laureati in Scienze della
formazione e anche i diplomati entro l'anno scolastico 2001/2002; mentre per la
scuola secondaria di primo e secondo grado, potranno accedere gli abilitati
all’insegnamento e i laureati in possesso di un titolo di studio del vecchio
ordinamento, conseguito entro l'anno 2001/02, per i corsi di studio
quadriennali, 2002/03 per quelli quinquennali e 2003/04 per quelli di sei anni
di durata.
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