Bruno Racine, Amministratore delegato e Direttore di Palazzo Grassi dal 2020, dopo essere stato Consigliere Principale presso la Corte dei Conti, svolgendo per il Ministro della Cultura una missione prospettica sugli autori e l'azione creativa.
Nascita: 17 dicembre 1951 (età 72 anni), Parigi, Francia.
L’arte linguaggio
universale
Forse l’arte non potrà davvero salvare il mondo, ma certo qualcosa di importante può farlo: può farci essere più uniti. Può, insomma, aiutarci a capire e a capirci, può darci una nuova consapevolezza: la consapevolezza che ogni tipo di chiusura non farà altro che aggravare una situazione, come quella attuale, già difficile e pericolosa, attraversata dalle guerre, segnata dalla crisi ambientale, ferita dalle disparità sociali. Nei miei anni trascorsi alla guida di Villa Medici di Roma, del Centre Pompidou di Parigi, di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Collezione Pinault, ho imparato che la nozione di identità nazionale, specialmente nell’arte, non può essere mai assoluta, ma deve piuttosto essere (secondo un termine ormai diventato molto attuale) fluida: nel senso che non ci si può chiudere nel proprio piccolo giardino (sia pure un piccolo giardino nazionale), rimanendo insensibili a quello che succede oltre le mura di questo nostro piccolo giardino.
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