Della vanità
Chi va tra la folla, bisogna che
schivi, che stringa i gomiti, che
indietreggi o avanzi, magari che
lasci la dritta via, secondo ciò in
cuis’imbatte; che viva non tanto
secondo se’, quanto secondo altri,
non secondo quello che egli si
propone, ma secondo quello che
gli viene proposto, secondo il
tempo, secondo gli uomini,
secondogli affari. (…).
Chi si vanta, in un tempo malato
come questo, di mettere al servizio
del pubblico una virtù spontanea e
sincera, o non la conosce, poiché
le opinioni si corrompono coi costumi
(…) o, se egli le conosce, si vanta a
torto e, checche’ dica, fa mille cose
di cui la coscienza l’accusa.
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