Le avanguardie, quelle che
sovvertono
L’avanguardia rinnega tutto: l’assoluto,
la ragione, il Romantik, la morale corrente,
la democrazia. Ma non è un movimento,
non è una filosofia. La protesta delle
avanguardie si regge su personaggi e
caratteri e artisti, ciascuno dei quali ha
una propria visione dell’arte e della
vita; anime sofferenti, inquiete,
melanconiche, iraconde, solitarie,
a volte schierate su sponde reazionarie
e altre volte innamorate di rivoluzioni
totali. Colloquiano alternativamente
con i diavoli e con gli angeli. Sconvolgono
il linguaggio oppure esprimono la
loro estraneità sociale in versi
alessandrini. Amano il viaggio anche
se talvolta viaggiano da sedentari
affidandosi soltanto all’immaginazione.
La modernità per loro ha avuto la
funzione di un’incubatrice. Li ha
covati, li ha messi al mondo e alla
fine ne ha provocato l’esplosione. Essi
i “maledetti” , sono consapevoli di
questa origine, di questa parentela, e
perciò tanto più intensa e totale e’
la loro ribellione.
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