Fra sociologia, economia e diritto
Abitare a Contessa Entellina, abitare in una via o in una casa in campagna fa intendere a noi e a chi con noi è in relazione una linea di pensiero che parte:
--dall'abitare, all'abitazione, all'habitat ... termini tutti con la stessa radice che trasmettono una buona, gran parte, della nostra identità di quella visibile dal mondo circostante. Questo mondo circostante possiede di noi l'habitus, l'abito che si forma dall'ambiente a cui ciascuno di noi basa la propria esistenza, la casa (habitatio, habitare, habitunculus).
--la casa agli occhi nostri e degli altri è legata a delle funzioni: ci dormiamo, ci mangiamo, vi trascorriamo parte della vita che scorre; li stanno, quasi come legati, gli affetti e persino i nostri dispiaceri. Lì, nella casa stanno, quasi con azioni mai oggetto di riflessione (con meccanicità), le azioni abitudinarie, ripetitive a cui dedichiamo gran parte del tempo.
Su questa pagina vorremmo soffermarci a prendere atto che la casa è uno dei luoghi del vasto mondo sociale: quello familiare. Per Michel Tournier, scrittore francese, la casa è "come il guscio di quei molluschi che si costruiscono l'abitazione attorno al corpo". Nella casa, tutti, chiunque lascia la propria impronta che nel tempo si amplia e diventa il proprio ambiente.
Queste iniziali riflessioni valgono per la nostra abitazione, per il nostro quartiere, per il nostro paese, per la nostra regione, per il nostro Stato.
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Su questa pagina, che speriamo possa avere cadenza almeno settimanale, contiamo di riuscire a parlare di senso civico.
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