voto di scambio
Con il voto di scambio alcuni politici (quelli che non godono stima per le idee e le visioni a beneficio della collettività, ma per saper manovrare a beneficio di pochi) promettono a un elettore, in cambio di un compenso o di favori ora leciti ed ora frequentemente illeciti, di ricambiare il voto con un tornaconto personale.
Per i pm di Bari gli indagati e gli arrestati di questi giorni dell’inchiesta per corruzione elettorale, di cui trattano ampiamente i giornali, avrebbero acquistato voti a circa 50 euro l’uno.
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