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A proposito della metropolia degli uniati in Italia
Mezzo anno fa, commentando la chiusura del Russicum, vi abbiamo dato con una certa anteprima la notizia della proposta di una metropolita unificata per i cattolici orientali in Italia, e del panico che questa voce stava suscitando.
In un articolo del 6 settembre sul suo blog, Sandro Magister fa il punto della situazione della prevista "Chiesa cattolica dei bizantini in Italia", che vorrebbe pretendere di unificare Chiese di tradizioni diverse, usi diversi, lingue diverse, calendari diversi e storie diverse.
Il comprensibile risultato di questa "sete di unità" è una levata di scudi generale, per la quale rimandiamo all'articolo di Sandro Magister, e per chi voglia approfondire, alle fonti delle Chiese cattoliche orientali coinvolte.
Che cosa insegna, a noi, questa buriana ecclesiale? Ciò che abbiamo sempre ripetuto come ortodossi, e cioè che un'unità artefatta non ha alcun valore.
Se giurisdizioni minoritarie che da cinquecento anni sono sotto la continua influenza omologatrice della Curia romana reagiscono con così tanto furore alla proposta di essere ulteriormente standardizzate, quanto più le Chiese dei popoli ortodossi, che custodiscono la pienezza delle loro tradizioni cristiane, vedranno proposte del genere come indecenti: un punto sul quale dovrà riflettere con molta attenzione chiunque si imbarchi in prospettive di dialogo tra cristiani.
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