"Giù le mani dall'ospedale di Cefalù".
Usa
subito toni forti il sindaco Rosario Lapunzina che apre davanti a più di mille
persone una seduta pubblica del consiglio comunale convocata per dire no al
piano di rimodulazione della rete ospedaliere siciliana con il quale viene
fortemente ridimensionato l'ospedale Giglio.
In prima fila i sindaci e i
presidenti dei consigli comunali di 24 paesi delle Madonie e della provincia di
Messina, anche loro allarmati per la paventata soppressione di cinque reparti
di alta specializzazione e la trasformazione del Giglio da struttura di rilievo
regionale a presidio sanitario locale.
Prima all'assessore
regionale alla salute e poi durante l'assemblea infuocata nell'atrio della
scuola media Lapunzina minaccia conseguenze politiche: "Per fermare il
piano sono pronto a lasciare il Pd assieme al gruppo dirigente di Cefalù".
Oltre mille le firme in
una petizione per la salvaguardia del nosocomio: l'assessore Baldo Gucciardi ha
convocato i sindaci per giovedì.
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